A Torino la cultura è dietro l’angolo

È stata presentata nella seduta del 23 ottobre 2024 delle Commissioni Quinta e Quarta, presieduta da Lorenza Patriarca (PD), l’iniziativa La cultura dietro l’angolo.

L’assessora alla Cultura Rosanna Purchia ha spiegato che si tratta di un progetto, nato da un’idea della Fondazione Compagnia di San Paolo, che non guarda ai numeri, ma alle persone, per avvicinarle al mondo della cultura.

È un’iniziativa avviata in seguito alla pandemia di Covid19 – ha spiegato Matteo Bagnasco, responsabile Obiettivo Cultura della Compagnia di San Paolo – per contrastare l’isolamento sociale e supportare le persone più fragili, avvicinandole alla cultura, favorendo la ricostruzione di legami sociali attraverso una fitta rete di enti coinvolti.

La sperimentazione, grazie a un coinvolgimento sempre maggiore del Comune di Torino e della Fondazione per la Cultura Torino, è poi diventata una politica della città.

La sfida – ha affermato Caterina Pasqui, project manager della Fondazione per la Cultura Torino – è quella di contrastare la solitudine e il rischio di esclusione sociale, attraverso la leva di un’offerta culturale qualificata. Per sconfiggere la povertà culturale non volontaria.

Giunta al terzo anno di progettazione, l’iniziativa coinvolge 10 presìdi culturali su tutte le Circoscrizioni (tranne la 1) – facilmente accessibili a tutte e tutti, “dietro l’angolo”, appunto – che ospitano le attività settimanali (workshop, lezioni, concerti, ecc.) e fanno da collettore delle altre iniziative presenti sui territori.

Sono previste anche due feste all’anno: momenti conviviali per coinvolgere le persone partecipanti e individuarne di nuove.

Per partecipare alle attività – ha spiegato Caterina Pasqui – viene rilasciata una tessera, per fidelizzare le persone e seguirne il percorso, che permette di accedere anche a mostre e visite guidate proposte dalle istituzioni culturali aderenti.

Nel dibattito in Commissione, Tiziana Ciampolini (Torino Domani) ha rimarcato la necessità di continuare a investire sul welfare culturale.

Sarebbe utile informare la popolazione coinvolgendo anche le reti scolastiche – ha proposto Vincenzo Camarda (PD).

Il progetto ha obiettivi ambiziosi, ma può davvero incidere sulla solitudine, soprattutto delle persone anziane, così da favorire il benessere e la salute – ha detto Ivana Garione (Moderati).

La formazione e la crescita culturale, così come nella tradizione della Città di Torino, possono davvero contribuire a favorire il cambiamento – ha affermato Lorenza Patriarca (PD).

Massimiliano Quirico