La proiezione del film di Ambrogio Crespi “Spes contra spem – Liberi dentro” è stata l’occasione, questa mattina a Palazzo civico, per affrontare un dibattito sull’ergastolo. Organizzato dal Garante regionale per i diritti dei detenuti, Bruno Mellano, e da quello comunale, Monica Cristina Gallo, l’incontro aveva come ospiti i rappresentanti dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”, una rappresentante per l’Italia del CPT, il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti e un componente dell’Osservatorio carcere dell’Unione Camere penali. Ad introdurre i lavori, il presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci, che ha portato i saluti della Città.
Il dibattito, che ha anticipato la proiezione del film, si è focalizzato sul tema dell’ergastolo, che oggi in Italia è scontato da 1707 detenuti, ed in particolare su quello cosiddetto “ostativo”, il fine pena mai, definito anche “pena di morte bianca”. Una pena ritenuta superata e che i partecipanti al tavolo hanno auspicato possa presto essere abolita anche nel nostro Paese come già accade in alcuni Paesi europei.
Il film proiettato al termine del dibattito è in realtà un documentario, già presentato alla Mostra del cinema di Venezia e alla Festa del cinema di Roma, che raccoglie dialoghi e riflessioni di condannati all’ergastolo detenuti nel carcere milanese di Opera, del direttore e del comandante degli agenti di Polizia penitenziaria del carcere.
Marcello Longhin