Così le guide volontarie di Palazzo Civico, Daniela Salvato e Roberto Troglia, hanno accolto bimbe e bimbi di alcune classi della scuola primaria di un istituto torinese, in visita alle sale auliche della sede comunale.
Una visita guidata attraverso gli oltre 360 anni di storia del Palazzo di Città, narrata da due esponenti calati nella realtà del 1700, ma con un inevitabile sguardo anche al periodo risorgimentale.
Tradizionale il percorso di visita, come in ogni apertura del palazzo al pubblico:
la Sala Marmi, con la scultura che ritrae Vittorio Emanuele I che ritrova il trono dopo la sconfitta di Napoleone, la Sala Congregazioni, con le sue figure allegoriche e il ritratto di Pietro Micca e la Sala Rossa, sede del Consiglio Comunale, con gli storici dipinti che riportano alla memoria episodi legati alle due epidemie che colpirono Torino, la peste nel 1630, con il ritratto del sindaco Bellezia che non abbandonò la città infestata, e il colera, nel 1835, con il voto della Città alla Consolata, oltre al ritratto di Carlo Alberto che sovrasta le postazioni della presidente del Consiglio comunale e del sindaco.
La visita guidata in costume ha attirato non poco la curiosità dei piccoli che si sono soffermati molto su accessori dell’abbigliamento come la spada o come il ventaglio, del quale ne è stata ricostruita in parte la storia.
Alle visite ha preso parte anche la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, che già nei mesi scorsi si era adoperata perché il Palazzo di Città potesse essere vissuto sempre di più da cittadini e turisti, con aperture calendarizzate durante tutto l’anno.
Interagendo con i bimbi e con le bimbe, la Presidente ha illustrato in modo semplice il funzionamento della Sala Rossa ed ha auspicato che l’interesse manifestato per il Palazzo durante la visita, possa tradursi, in futuro, nell’onere e nell’onore di rappresentare i torinesi in Sala Rossa.
Federico D’Agostino