Una nuova residenza per persone LGBT+ in difficoltà

un rendering del progetto TOHousing+

La presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo ha partecipato, questa mattina, alla conferenza stampa tenutasi all’interno del cantiere allestito nell’edificio che ospiterà il progetto TOHousing+ in corso Farini 20. Un’iniziativa, unica nel suo genere, a Torino, in Piemonte, in tutto il Paese, che nasce da Quore, l’associazione di promozione sociale per i diritti e la tutela delle persone #LGBT+ operativa dal 2007 “per una società inclusiva e rispettosa dei diritti delle persone”. Segue a distanza di sei anni il primo progetto abitativo TOHousing, realizzato in collaborazione con ATC e che mette a disposizione 5 appartamenti e 24 posti letto disponibili per la residenza temporanea di persone in difficoltà. Un progetto pilota che adesso si amplia con la ristrutturazione di un immobile dismesso dalla Città e grazie ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Come ha spiegato il presidente di Quore, Massimo Battaglia, l’edificio sarà dedicato all’accoglienza abitativa temporanea di persone LGBT+ in condizioni di estrema vulnerabilità sociale ed economica. Verranno allestite camere doppie per accogliere fino a 12 persone in emergenza abitativa, con spazi comuni ad uso ricreativo, cucina e lavanderia e non mancheranno spazi di comunità utilizzabili anche dalla Circoscrizione 7: una sala incontri multimediale, aule per attività di laboratorio e aggregative, spazi per accoglienza e sportello, uffici. La fine dei lavori è prevista fra un anno, a dicembre del 2025. Alla conferenza stampa di questa mattina era presente anche l’assessore Jacopo Rosatelli, che ha portato il saluto della Città.

Marcello Longhin