Quali sono le vulnerabilità climatiche di Torino in ogni stagione? Quali sono i rischi e quali le azioni per migliore l’adattabilità ai cambiamenti climatici della città?
Il percorso per preparasi e mitigare l’impatto dei cambiamenti è contenuto nel Piano di resilienza climatica che la Città di Torino sta predisponendo e che è stato discusso nella seduta del 15 settembre 2020 delle Commissioni Sesta, Prima e Seconda.
Si tratta di un lavoro trasversale che ha coinvolto tutti gli assessorati cittadini, l’Università di Torino, professionisti esterni e diversi uffici comunali, che si sono confrontati con le comunità “fragili” e anche con altre città, in Italia e all’estero.
Il Piano analizza i dati storici e ipotizza scenari futuri, in particolare per quanto riguarda ondate di calore e inondazioni e allagamenti urbani, con le relative classi di rischio, e propone azioni su tre livelli (soft, green, grey) per fronteggiare le diverse criticità che man mano si potrebbero presentare: da azioni di sensibilizzazione e formazione a interventi strutturali e tecnologici.
Tanti gli interventi proposti, come l’incremento della forestazione urbana, di tetti e pareti verdi e di aree di drenaggio per gestire meglio le acque piovane e migliorare la vivibilità urbana. Vengono anche ripresi gli impegni già assunti dalla Città, come quelli contenuti nel Patto dei sindaci per il clima e l’energia, che prevedono ad esempio la riduzione delle emissioni di CO2 del 40% entro il 2030, approvato dalla Sala Rossa il 18 febbraio 2019.
Il Piano di Resilienza sarà oggetto di ulteriori osservazioni da parte di commissarie, commissari, Consulte comunali, associazioni e singoli cittadini e cittadine. Successivamente, sarà votato dal Consiglio Comunale.
Massimiliano Quirico