Un fiume da vivere

I lavori di costruzione della darsena. (foto Divisione infrastrutture - Vie d'acqua)

La presenza di un fiume rappresenta ricchezza per una città. Intorno al suo scorrere, economie legate all’utilizzo dell’acqua hanno dato vita ad attività economiche e alla nascita di contesti urbanistici adattati e modificati nel tempo.

Il volume dell’Archivio storico della Città, dal titolo “Acque ruote e mulini”, descrive, ad esempio, l’evoluzione di Torino intorno ad una economia fluviale, nella quale i mulini hanno avuto un ruolo significativo. Ma, più in generale, il dibattito intorno al valore economico del fiume o alla sua valorizzazione paesaggistica, è stato centrale in tutte le stagioni politiche. Negli anni ‘90, fu il progetto Torino città d’acque ad alimentare suggestioni e prospettive dei corsi d’acqua e del loro territorio circostante.

Il River Center ai Murazzi, luogo di conoscenza e di didattica dell’ambiente fluviale

Oggi il tema resta centrale, legato com’è alla tutela del paesaggio, alla salvaguardia delle sponde ai cambiamenti climatici. E il Po con le sue sponde, in questo momento, è l’oggetto di un’ampia riqualificazione paesaggistica nella quale è compreso anche il nuovo sistema di navigazione turistica.

Lo stato di avanzamento lavori è stato illustrato nel corso della riunione della commissione Ambiente, in congiunta con la commissione Urbanistica, riunite sotto la presidenza di Amalia Santiangeli.

Gli interventi, come ha descritto l’assessore Francesco Tresso, riguardano tanto la sponda sinistra del fiume, con la complessa riqualificazione dell’intero parco del Valentino con fondi Pnrr, quanto la sponda destra, che consentirà di mettere in connessione, attraverso percorsi ciclabili, Moncalieri con San Mauro. Qui i lavori riguardano in prevalenza il tratto tra i ponti Balbis e Isabella, oltre al tratto di corso Moncalieri nei pressi della piscina Lido. Nel parco del Fioccardo, è già stata collocata la passerella sul rio Sappone. L’insieme dei lavori dovrebbe concludersi in meno di due anni.

Sulla sponda sinistra, verrà realizzata una darsena per il ricovero fuori fiume dei due battelli, in caso di piena, saranno ricostruiti gli imbarchi dei Murazzi (qui verrà realizzato anche il River Center), del Borgo Medievale e di Italia 61.

E a proposito di battelli, che verranno utilizzati per trasporto di turisti o per l’organizzazione di eventi, saranno alimentati elettricamente, tramite colonnine di ricarica presso la darsena, supportati da pannelli solari sistemati sui battelli solari. Nei pressi del parco Michelotti, sarà poi realizzata una piccola centrale idroelettrica che sfruttando la caduta dell’acqua presso l’omonima diga, contribuirà alla fornitura di energia per i due mezzi.

Federico D’Agostino