Da qualche anno declinano #accoglienza ed inclusione attraverso lo sport. O meglio ancora, il #calcio. Sono i responsabili di Balon Mundial, l’onlus torinese che ha appena compiuto dieci anni di vita e che, dal 2007, organizza il torneo omonimo, denominato anche Coppa del mondo delle comunità #migranti. Una manifestazione consolidatasi nel tempo, sospesa nel 2020 e nel 2021 per la pandemia, che torna quest’anno, per ribadire con forza il motivo della sua realizzazione: “creare ogni anno uno spazio unico nel territorio capace di fare incontrare i migranti e i residenti, le loro storie e culture, per creare nuove relazioni capaci di sconfiggere i pregiudizi alla base di ogni forma di discriminazione e per costruire insieme una società coesa e ricca di diversità”. Le iscrizioni sono già aperte, previste trentadue squadre maschili e una decina per il torneo femminile.
Questa mattina, per dettagliare impegni e ambizioni dell’associazione, il presidente Tommaso Pozzato è stato ospite della commissione Speciale Contrasto fenomeni di intolleranza e razzismo. Un incontro utile per ribadire la volontà di proseguire tutti i progetti già iniziati, inerenti lo sport e l’integrazione e per presentarne alcuni nuovi destinati a superare barriere. Se “The future is equal” è un workshop online dedicato a migliorare la partecipazione femminile in tutti gli sport, il “Punto informativo” è uno sportello nato per supportare le vittime di discriminazione all’interno del mondo dello #sport, favorendo la denuncia della situazione e con l’informazione precisa degli strumenti normativi che si possono utilizzare.
Marcello Longhin