La Città si prepara a celebrare il Torino Pride, in programma sabato prossimo 17 giugno, alle ore 16.30, con il patrocinio del Comune, delle Università e dell’Ordine degli Infermieri.
Le iniziative previste sono state illustrate dal Coordinamento dell’evento durante la seduta del 15 giugno 2023 della Commissione Diritti e pari opportunità, presieduta da Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS).
Lo slogan di quest’anno è “Tacchi rotti, eppur bisogna andar”, scelto dopo un serrato confronto tra le associazioni organizzatrici.
Sono stati usati un’immagine iconica – ha spiegato Angela Mazzoccoli, del direttivo Torino Pride – e una frase che richiama il verso di una famosa canzone partigiana.
Perché – chiarisce la coordinatrice – il Pride era è ed è una manifestazione partigiana, che continua le lotte per le proprie rivendicazioni, nonostante i continui attacchi ai diritti.
Non c’è solo la parata, ma anche eventi culturali, incentrati sempre sul tema dei diritti, in particolare su quelli delle famiglie omogenitoriali.
Il percorso del corteo partirà dalla Circoscrizione 7, in corso Vercelli 15, nel giardino Madre Teresa di Calcutta, e si concluderà al Parco del Valentino, nei pressi della Latteria Svizzera, con il comizio finale.
Nel dibattito in Commissione, la presidente Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS) ha ribadito l’impegno sul riconoscimento dei diritti dei bambini e delle coppie omogenitoriali, sulla medicina per persone transgender e sull’istituzione di un Museo dell’Omosessualità.
Amalia Santiangeli (PD) ha sottolineato l’importanza storica del Pride e la necessità di veicolare informazioni corrette sul tema dei diritti.
Per Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) è stato un errore non aver richiesto il patrocinio della Regione Piemonte e aver chiesto di non sventolare bandiere nazionaliste e della Nato al corteo.
Ludovica Cioria (PD) ha ringraziato il Coordinamento per il lavoro che svolge da anni e ha rimarcato il carattere di lotta e rivendicazione della manifestazione.
Ivana Garione (Moderati) ha annunciato la sua adesione alla manifestazione, perché è un modo per difendere i diritti.
Far partire il corteo dal quartiere Aurora è un messaggio di inclusione importante, per Alice Ravinale (Sinistra Ecologista).
Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia), pur riconoscendo le posizioni lontane e la necessità di contrastare ogni forma di discriminazione e di odio ed elogiando il tentativo di dialogo, ha sottolineato che l’Italia ha fatto passi avanti sul tema dei diritti ed è all’avanguardia. Ha quindi criticato la scelta di distanza e di distacco di non voler chiedere il patrocinio della manifestazione alla Regione Piemonte.
Massimiliano Quirico