Il dossier che la Città di Torino sta presentando al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per finanziare una serie di progetti in ambito trasportistico – riguardano le due linee di metropolitana, le linee tranviarie e le busvie – è stato discusso oggi pomeriggio in Commissione comunale alla presenza dei tecnici ministeriali nel corso dei lavori delle Commissioni Urbanistica, Ambiente, Bilancio e Servizi pubblici locali. Ai lavori, coordinati dal presidente Roberto Malanca, hanno partecipato anche i tecnici dell’amministrazione comunale, di Infra.To, di Gtt (Gruppo Torinese Trasporti), la Consulta per la Mobilità ciclistica e la Consulta per l’Ambiente e il Verde.
La spesa prevista per i vari interventi pubblici proposti dalla Città supera i due miliardi e trecentottanta milioni di euro ed è così suddivisa tra i vari progetti:
- Seicentoquarantasette milioni per la linea 1 della metropolitana, così suddivisi: trecentosessantadue per il nuovo sistema di segnalamento digitale, il potenziamento e l’adeguamento della flotta dei treni e l’aggiornamento dei sottosistemi di linea e di stazione; duecentocinquantamilioni per il prolungamento della tratta Rivoli – Cascine Vica; trentacinquemilioni per l’ampliamento del deposito dei treni.
- Un miliardo e 389 milioni per la linea 2 della metropolitana relativi alla progettazione e alla realizzazione della tratta “Novara – Porta Nuova” e il prolungamento in direzione nord-est.
- Centocinque milioni per la trasformazione in busvia elettriche le attuali linee 2, 5, 8, 55 e 62;
- Nove milioni per l’attestamento della linea tranviaria 15 presso l’ospedale Martini;
- Duecentoventuno milioni per il prolungamento della linea tranviaria 12 all’Allianz Stadium e il contestuale recupero della trincea ferroviaria della linea Torino-Ceres e ulteriori otto milioni per il completamento della linea con binari, su corso Stati Uniti, e il raddoppio del binario su corso Lepanto.
Si tratta di progetti per i quali l’amministrazione comunale chiede di poter accedere con le risorse previste dal “Fondo per il rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese”, un fondo istituito con la Legge di Bilancio 2019 (numero 145/2018). L’assessora alla Mobilità, Maria Lapietra, ha spiegato che sono interventi che coinvolgono il riassetto dell’intero sistema di trasporto pubblico locale per favorire gli spostamenti e la qualità della vita in città: “le busvie elettriche non sostituiscono le linee tranviarie – ha ancora sottolineato – ma sono un’alternativa ecologica e migliorativa di quelle esistenti”. Ancora in tema di busvie elettriche l’architetto Silvia Di Giorgio del ministero dei Trasporti ne ha richiamato l’innovatività: “Le busvie elettriche sono un sistema di trasporto rapido di massa estremamente efficace, analogo al sistema del bus rapid trasfer (BRT), ma molto più all’avanguardia”.
(Roberto Tartara)