Riboldi apre al confronto con la Commissione Sanità e Welfare del Comune di Torino

L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, è intervenuto nella seduta del 6 settembre 2024 della Quarta Commissione del Comune di Torino, presieduta da Vincenzo Camarda (PD).

Il presidente Camarda ha ringraziato l’assessore regionale per la partecipazione e l’ha invitato a confrontarsi periodicamente con la Commissione consiliare.

Ha quindi stimolato la riflessione su alcuni punti: la realizzazione del Piano socio-sanitario; la gestione degli aspetti sanitari e delle cure psichiatriche nelle carceri; la prevenzione delle dipendenze da sostanze; la riduzione delle liste di attesa; la costruzione di case e ospedali di comunità e l’assunzione di adeguato personale che vi operi.

L’assessore Federico Riboldi, ringraziando il presidente Camarda e il consigliere comunale Crosetto per il coinvolgimento, ha esordito considerando “naturale” la sua presenza in Commissione a Palazzo Civico e proponendo confronti periodici su temi specifici, e ritenendo “dovuto e prioritario” il confronto con le parti sociali, il personale e i gestori dei servizi, in vista delle ingenti opere di ristrutturazione delle strutture sanitarie e del rinnovo del Piano socio-sanitario, previsto entro un anno.

Occorre una revisione profonda del Piano socio-sanitario– ha detto Riboldi – perché da esso dipende il futuro di una parte rilevante della popolazione piemontese, in quanto, su 4,2 milioni di persone residenti in Piemonte, la popolazione anziana over 65 si attesterà nei prossimi anni sul 26%, una cifra superiore alla media nazionale. C’è poi – ha aggiunto – un milione di malati di cronici (circa il 25% della popolazione piemontese) e bisogna iniziare a gestire la cronicità come un fatto non straordinario, ma strutturale, soprattutto per quanto riguarda le prenotazione delle visite, per dedicare così più risorse alle emergenze.

Serve un confronto serrato – ha affermato l’assessore alla Sanità – in particolare nel capoluogo piemontese, che ha una densità abitativa maggiore rispetto al resto della regione e quindi necessita di azioni più incisive, sia per quanto riguarda le strutture che le fragilità e le dipendenze.

L’assessore al Welfare del Comune di Torino, Jacopo Rosatelli, ha condiviso l’impostazione del collega per quanto riguarda il capoluogo piemontese e la necessità di maggiori interventi per le persone anziane, anche per contrastare la solitudine. Ha quindi chiesto p attenzione al tema della salute sessuale e riproduttiva – potenziando il ruolo dei consultori, per promuovere salute e autodeterminazione delle donne – e a quello della salute mentale degli adolescenti e della psicologia di base.

Nel dibattito in Commissione, il consigliere Pietro Tuttolomondo (PD) ha ribadito la necessità di interventi strutturali sull’edilizia sanitaria, per venire incontro in particolare alle esigenze di malati acuti e persone anziane. Ha poi sottolineato la grave carenza di personale infermieristico.

La sanità piemontese è allo sbando – ha affermato Andrea Russi (M5S) – sia per quanto riguarda il personale, con un eccessivo ricorso ai medici “gettonisti”, che le prenotazioni e ci auguriamo si possa invertire la rotta, aumentando gli impegni di spesa, soprattutto su Torino, e valorizzando gli educatori professionali.

Pierino Crema (PD) ha proposto azioni più incisive su Cup, cronicità e non auto-sufficienza, incrementando il numero di posti convenzionati nelle Rsa.

Serve intervenire sull’invecchiamento attivo e offrire maggiori tutele ai malati cronici – ha dichiarato Ivana Garione (Moderati) – con una presa in carico globale a livello territoriale. Ha poi ribadito l’opportunità di incentivare le cure a domicilio, in particolare le fisioterapie.

Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) ha ringraziato l’assessore Riboldi per la partecipazione alla Commissione e la continua ricerca di un dialogo costruttivo. Ha quindi affermato di condividere la necessità di prevenire tematiche critiche, come la cronicità, e ha evidenziato l’opportunità di intervenire per ridurre il consumo di sostanze e per assistere le persone senza fissa dimora.

Anche Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima), nel condividere l’analisi fatta da Riboldi, ha ribadito l’importanza di intervenire sulla cronicità e di potenziare il ruolo del terzo settore.

Nadia Conticelli (PD) si è augurata che non ci siano ripensamenti sulle case di comunità e che ci siano interventi strutturali su liste d’attesa, consultori e SovraCup.

Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – Demos), richiamandosi all’articolo 32 della Costituzione, ha la necessità di garantire cure gratuite agli indigenti. Ha poi chiesto più risorse su strutture, personale medico e infermieristico e medicina territoriale e di favorire la prevenzione del consumo di droghe. Si deve anche fare di più dal punto di vista sanitario – ha concluso – per assistere gli homeless e per la salute delle donne.

Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha domandato informazioni sulle tempistiche di realizzazione dei nuovi ospedali.

Ferrante De Benedictis (Fratelli d’Italia), ringraziando l’assessore Riboldi per il lavoro di ascolto del territorio e la fondamentale opera di mediazione, ha offerto la massima disponibilità a collaborare, senza pregiudizi e posizioni ideologiche.

Anche Claudio Cerrato (PD) ha ribadito la disponibilità al dialogo e alla concertazione, dando sempre preminenza alla sanità pubblica, e ha chiesto di affrontare seriamente e urgentemente la questione del consumo di crack.

Per Sara Diena (Sinistra Ecologista) è opportuno il rinnovo del Piano socio-sanitario, così come intervenire per la riduzione del danno, per incrementare gli interventi socio-sanitari negli istituti di detenzione e per favorire l’autodeterminazione delle donne e il loro accesso alle cure. Ha poi chiesto attenzione alla questione dei Pfas a Spinetta Marengo.

Serve un controllo maggiore sulle agende del privato convenzionato – ha detto Angelo Catanzaro (PD) – per verificare che siano effettivamente disponibili le prestazioni dichiarate.

È importante e non scontato avere un approccio costruttivo – ha affermato Giuseppe Catizone (Lega), ricordando che comunque quella piemontese è una delle migliori sanità in Italia. Ha poi auspicato che possano essere ridotti gli accessi “non necessari” al pronto soccorso.

Nella replica, l’assessore Federico Riboldi ha spiegato che la sanità piemontese svolge un lavoro intenso (nello scorso anno – ha detto – sono state erogate ben 60 milioni di prestazioni territoriali) e ha eccellenze straordinarie, a volte oscurate da una “quotidianità non impeccabile”.

Occorre però – ha aggiunto – continuare a lavorare a livello nazionale per rendere più appetibili le professioni sanitarie, ora “non adeguatamente pagate”. Intanto – ha dichiarato – si sono recuperate risorse importanti dalla revisione dei mutui e altre se ne potrebbero avere potenziando gli Irccs: la Lombardia ne ha 21, il Piemonte soltanto 1, quello di Candiolo.

Dopo 70 anni – ha affermato – si sta investendo un miliardo di euro nelle strutture sanitarie e si sta iniziando a lavorare sui profili nuovi e su quelli esistenti delle professioni. Sul Cup – ha annunciato – si sta elaborando quello che potrebbe diventare un modello nazionale, d’intesa con il ministro alla Sanità Orazio Schillaci, potenziando la digitalizzazione e utilizzando l’intelligenza artificiale, mantenendo comunque anche il sistema “tradizionale”.

Sul tema delle persone senza fissa dimore, l’assessore Riboldi ha proposto la convocazione di una seduta di Commissione ad hoc.

Ha poi ribadito il diritto all’aborto e il diritto a proporre alternative, nella piena applicazione della legge 194/1978, invitando a evitare polemiche e contrapposizioni ideologiche.

Sulle tempistiche dell’edilizia sanitaria, ha detto che il cantiere della Città della Salute dovrebbe concludersi entro il 2029, quello della Pellerina entro il 2030-2031.

Per quanto riguarda le carceri, è stato programmata una serie di visite in tutte le strutture regionali, d’intesa con il garante regionale dei detenuti Bruno Mellano.

Ha poi annunciato un confronto con la cittadinanza il prossimo 12 settembre a Spinetta Marengo per affrontare la questione dei Pfas.

Massimiliano Quirico