Nella seduta del 20 maggio 2020 della Prima Commissione, presieduta da Marco Chessa, alla presenza dell’assessore al Bilancio Sergio Rolando, è stata presentata una deliberazione che prevede la rinegoziazione di mutui contratti dal Comune di Torino con la Cassa Depositi e Prestiti, che al 1° gennaio 2020 presentano un debito residuo di circa 114 milioni di euro, e la sospensione della quota capitale di mutui con il Mef per circa 7 milioni di euro.
Come ha spiegato l’assessore Rolando per la rinegoziazione si applica un meccanismo automatico, non discrezionale, analogo a quello utilizzato dall’Amministrazione lo scorso anno.
Complessivamente, per la Città di Torino ci saranno minori oneri fino al 2034 per un totale di 35 milioni di euro e maggiori oneri dal 2035 al 2044 per 52 milioni e 300mila euro. L’operazione costerà quindi 17 milioni e 300mila euro.
Nel dibattito in Commissione il capogruppo PD Stefano Lo Russo ha criticato il provvedimento del Governo che, invece di ristorare gli Enti locali con contributi per ridurne l’indebitamento, sposta soltanto il debito. Per il Comune di Torino – ha aggiunto – il costo dell’operazione sarà di 17 milioni di euro, che verrà scaricato sulle future generazioni dei torinesi.
Un giudizio negativo sulla rinegoziazione è stato espresso anche da Eleonora Artesio (Torino in Comune), che ha chiesto di rimettere in discussione politicamente le condizioni del debito. Come ha fatto il Comune di Napoli, che ha attivato un audit pubblico, coinvolgendo la cittadinanza. Ha quindi annunciato di aver presentato una mozione di accompagnamento alla delibera.
Anche Francesco Tresso (Lista civica per Torino) si è detto perplesso per il provvedimento, che sposta soltanto nel tempo il debito, con costi non indifferenti. Ha poi chiesto di non bloccare gli investimenti della Città.
Il consigliere M5S Damiano Carretto ha dichiarato che sono insufficienti i fondi sinora stanziati dal Governo per gli Enti locali e ha ribadito la necessità di abbassare la curva del debito della Città.
Infine, Enzo Lavolta (PD) ha sottolineato la necessità di garantire in prospettiva la copertura totale del disavanzo e di assumere posizioni forti al riguardo nei confronti del Governo.
La deliberazione sarà discussa e votata nel prossima seduta del Consiglio Comunale, il 25 maggio 2020.
Massimiliano Quirico