Le note di “Bella ciao”, intonata dalla centinaia di persone presenti, hanno concluso oggi pomeriggio la cerimonia di estremo saluto a Maria Grazia Sestero, svoltasi a Palazzo Civico. Un omaggio a quello che era stato solo uno dei prestigiosi incarichi rivestiti nella sua lunga carriera politico e istituzionale, quello di presidente della federazione torinese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
Intorno al feretro si sono stretti tanti volti noti del presente e del passato della politica delle istituzioni torinesi. Impossibile citarli tutti, per fare solo qualche nome legato a Palazzo Civico, gli ex sindaci Sergio Chiamparino e Valentino Castellani, gli ex vicesindaci Tom Dealessandri, Marziano Marzano ed Elide Tisi, ex presidenti del Consiglio comunale come Giuseppe Castronovo e Alessandro Altamura, consiglieri di oggi e di ieri come Claudio Cerrato, Pier Giorgio Crosetto, Michele Paolino e Silvio Viale, poi membri torinesi del Parlamento (lo era stata anche Sestero) come Andrea Giorgis e Anna Rossomando, dirigenti della Cgil…
Presenti nella Sala dei Marmi anche i gonfaloni di Città di Torino, Regione Piemonte e Città Metropolitana (ex provincia), gli enti nei quali, a partire dagli anni Settanta, Maria Grazia Sestero aveva ricoperto le cariche di consigliera e assessora. Tra la folla, anche le bandiere della CGIL, dell’ANPI, della FIAP, dell’ANED e i sindaci di varie località del Torinese.
Brevi e commossi i tanti interventi di commiato che si sono succeduti prima della partenza del feretro per la natia Valle di Susa. Hanno parlato, tra gli altri, Gran Franco Gianotti, marito della scomparsa, l’assessora Chiara Foglietta a nome del sindaco e della Giunta, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo a nome dell’assemblea elettiva di Palazzo Civico, il senatore Andrea Giorgis, già consigliere in Sala Rossa, il presidente dei consiglieri emeriti Giancarlo Quagliotti.
Tutti loro hanno rievocato le qualità politiche e innanzitutto umane di Maria Grazia Sestero che, come ha ricordato Maria Grazia Grippo, ha dato a questa città il proprio talento e la propria passione senza risparmiarsi, fino agli ultimi giorni: il modo migliore di ricordare lei e valori che ha incarnato, ha concluso la presidente della Sala Rossa, è continuare a credere che valga la pena affidarsi al merito e conservare il valore dell’integrità.
(Claudio Raffaelli)