Systra, la società che sta lavorando alla progettazione preliminare della linea 2 della metropolitana, audita nel pomeriggio in Municipio con l’assessora Lapietra davanti alla Commissione servizi pubblici locali e ad un folto gruppo di amministratori di Circoscrizione e dell’’hinterland torinese scioglie alcune riserve.
Lo studio dei flussi di utenti (con proiezioni che si spingono fino al 2058), la necessità di prevedere un vero sistema di interconnessioni trasportististiche e, in ultimo, la necessità di individuare le vaste aree necessarie al deposito dei treni, ed ai parcheggi di interscambio, modifica il primitivo progetto che collocava i terminali a nord a Rebaudengo, a sud in zona Anselmetti, e sviluppava 14,9 chilometri con 23 stazioni. In particolare le aree di deposito detteranno le scelte definitive che saranno individuate e rese pubbliche entro il prossimo dicembre.
Dalle risultanze dello studio (ancora in corso) prendono ora quota due possibili scenari preferenziali tra i sette modellizzati. a partire da quello iniziale in tratta urbana.
Nel primo si ipotizza una diramazione verso San Mauro e un prolungamento verso Orbassano. I flussi stimati (le proiezioni sono basate sull’anno 2028) sono di 34.000 passeggeri/ora su un tracciato di 26,4 chilometri e 33 stazioni.
In un secondo scenario è previsto, oltre al ramo San Mauro ed al prolungamento a Orbassano, una seconda diramazione a sud verso piazza Bengasi. Flusso previsto in questo caso: 36.000 passeggeri/ora su 31 chilometri e 36 stazioni.
L’assessora Lapietra ha annunciato che chiederà al Ministero i fondi per la realizzazione del progetto preliminare definitivo che sarà pronto a dicembre e che nella sua versione più ambiziosa dovrebbe quasi raddoppiare il costo inizialmente previsto e sfiorare i due miliardi di euro.
L’obbiettivo, ha proseguito Lapietra, è di arrivare a fare i bandi di gara nel settembre del 2019 e avviare i cantieri nel 2020.
Sull’avvio dell’opera a partire da sud o da nord, per ora nessuna decisione è possibile, ha detto l’assessora. Anche per questo bisognerà aspettare dicembre con la conclusione del lavoro di Systra. “Poi, sulla base di quei risultati non mi sottrarrò alla decisione, anche nella sua dimensione politica oltre che tecnica”.
Silvio Lavalle