Licenziato la scorsa settimana dalla Commissione consiliare speciale ‘Decentramento’, il testo con le modifiche al Regolamento comunale in materia (numero 374) è stato approvato oggi pomeriggio dalla Sala Rossa. Dopo l’approvazione delle modifiche allo Statuto della Città sulla materia approvate lo scorso 12 ottobre è ora completata la riforma del Decentramento comunale. Il nuovo articolo due del Regolamento ripartisce il territorio comunale in otto Circoscrizioni e non in cinque, come previsto dalla precedente riforma del Decentramento del 2015/2016. Al proposito, la delibera approvata oggi in Aula ritiene necessaria in prospettiva una revisione degli attuali confini delle Circoscrizioni, basata su principi il più possibile oggettivi e misurabili. Un obiettivo che dovrebbe impegnare il prossimo Consiglio Comunale sin dall’inizio del mandato, con un’estensione temporale di proposta di ridefinizione dei confini che non vada oltre la metà del mandato stesso e ponga come base lo schema di revisione del Piano regolatore generale. Una modifica significativa dell’articolo 29 bis riconosce come strumento statutario di partecipazione le Consulte di Quartiere – in luogo delle Commissioni di quartiere che sono state eliminate – allo scopo di assicurare una più larga partecipazione nella condivisione di problematiche di interesse pubblico locale. Nasce il Regolamento delle Consulte di quartiere nella forma di testo allegato al Regolamento del Decentramento ed è formato da quattro titoli e dodici articoli. Il comma tre dell’articolo 26 (attribuzioni) prevede una nuova funzione tra le competenze del Presidente della Circoscrizione: il Presidente ha ora facoltà di delegare la partecipazione e il coordinamento delle nascenti Consulte di Quartiere a una o più persone, scelte tra i Coordinatori componenti la Giunta circoscrizionale. All’articolo 45 è inserito il comma cinque riguardo gli Ordini del Giorno approvati con una maggioranza di 2/3 dei consiglieri circoscrizionali: il Consiglio di Circoscrizione potrà presentarli all’Amministrazione per discuterli in Commissione comunale entro novanta giorni, alla presenza degli assessori competenti. La riformulazione dell’articolo 51 (commi uno bis e due) prevede che le entrate connesse a proventi derivanti da impianti sportivi, assegnazioni locali, tariffe e canoni per le concessioni (suolo pubblico, passi carrai, dehors stagionali, orti urbani) siano inserite in appositi capitoli del bilancio circoscrizionale affinché in sede di assestamento una parte non inferiore al cinquanta per cento, delle maggiori entrate introitate nell’esercizio precedente rispetto alle previsioni, sia destinato al finanziamento di maggiori spese. La riforma comprende infine un allegato con il dettaglio delle competenze in vari settori (sociale, scolastico, sport, biblioteche decentrate, lavori pubblici, cultura, commercio, ambiente, viabilità e mobilità, gioventù, pianificazione territoriale, lavoro). Come ha evidenziato in Aula la presidente della Commissione, Maura Paoli, in alcuni casi le deleghe sono state rafforzate, in certe materie sono state dettagliate in modo più preciso, in altri casi sono state centralizzate per rafforzare gli strumenti di collaborazione. Prima del voto un dibattito esteso tra i consiglieri ha rivisitato i contenuti della riforma. Il comunicato stampa al seguente link ne fornisce una sintesi:
http://www.comune.torino.it/ucstampa/comunicati/article_796.shtml
(Roberto Tartara)