I primi 60 anni del Museo Pietro Micca e dell’Assedio di Torino sono stati celebrati questa mattina presso il Mastio della Cittadella, unico edificio rimasto dell’antico sistema difensivo della città e storica sede del Museo nazionale dell’Artiglieria, attualmente non aperto al pubblico. Il Museo Pietro Micca, in via Guicciardini 7a, venne fondato in occasione delle celebrazioni per il centenario dell’unità d’Italia, per rievocare un episodio della nostra storia, incarnato nella memoria collettiva dall’eroe popolare Pietro Micca e visto come uno dei punti nodali nel lungo cammino di costruzione di una coscienza nazionale.
Pensato come esposizione effimera, venne rilevato dalla Città di Torino che ne garantisce tuttora l’operatività. Nel tempo, anche grazie all’impegno del generale Guido Amoretti e di numerosi ed appassionati volontari, una parte delle antiche gallerie che collegavano i vari settori della Cittadella sono state individuate e recuperate.
Inoltre, dal 1974 un gruppo storico sorto per iniziativa dell’associazione che dal 1968 raccoglie i sostenitori del Museo. Il Gruppo Storico Pietro Micca è dotato di armamenti, uniformi e insegne dell’epoca (ricostruite con grande rigore filologico) anima numerose occasioni di rievocazioni storiche, dal ricordo della battaglia dell’Assietta del 1747 celebrato in luglio sul colle omonimo, fino alla rievocazione, in settembre nelle vie del centro, dell’assedio di Torino del 1706.
In occasione dell’incontro di questa mattina, con il generale Franco Cravarezza a fare gli onori di casa, la vicepresidente del Consiglio comunale Viviana Ferrero ha portato il saluto della Città di Torino, nel corso del quale ha sottolineato come la storia militare sia anche storia di scienza e di tecnologia, rimarcando come lo sviluppo del capoluogo piemontese, nel corso delle sue vicende storiche, ne sia stato profondamente caratterizzato.
Claudio Raffaelli
Per informazioni sul Museo Pietro Micca, riaperto al pubblico (su prenotazione) dal 27 aprile scorso: http://www.museopietromicca.it