Gtt: La gestione del servizio nelle due fasi emergenziali Covid

L’amministratore delegato di Gtt ha relazionato alle consigliere e consiglieri delle commissioni Trasporti, Mobilità e servizi pubblici locali, su alcune questioni poste da un’interpellanza discussa in Consiglio comunale il 29 giugno scorso e rinviata per approfondimenti nelle commissioni.

L’interpellanza richiamava l’apertura di una riflessione tra i lavoratori e l’azienda, sulla conflittualità presente e sull’applicazione del premio di risultato a quanti hanno usufruito dei congedi familiari. L’atto poneva chiarimenti anche sulla cassa integrazione e sui centri di servizi Gtt.

Il Gruppo torinese trasporti ha ricordato che il 27 marzo scorso è stato sottoscritto un protocollo tra Gtt e tutte le sigle sindacali che è stato seguito per ogni azione successiva. L’accordo prevedeva la cassa integrazione: la dimensione era fissata mediamente al 65%; a consuntivo, compresa la proroga nella seconda fase di emergenza Covid, è risultata essere al 21%. E’ stato ribadito che i centri servizi non attivati si potevano raggiungere con l’uso di internet. Nella fase di riavvio i centri servizi sono stati riaperti e si può accedere previa prenotazione, ciò sia per migliorare il servizio sia per garantire la sicurezza ai cittadini. Il clima interno dell’azienda non è così conflittuale: è stato sottoscritto un documento con le Rsu che fa riferimento al servizio pubblico e alle sue modalità.

L’amministratore delegato Gtt ha infine riferito che per la riapertura delle scuole Gtt presenterà il proprio Piano del servizio pubblico in un incontro con i vertici cittadini.

Tony De Nardo