Il Consiglio comunale ha discusso le comunicazioni chieste da Silvio Viale (Lista civica) sulle possibili conseguenze immediate e future del regime di ordinaria amministrazione del Governo sui Fondi Pnrr e sui progetti strategici della Città.
Il sindaco Stefano Lo Russo ha introdotto l’argomento riepilogando il quadro organico sul Pnrr e i fondi comunitari ricordando che per il nostro Paese il Piano ha stanziato 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 a fondo perduto e 122,6 per prestiti e finanziamenti. Le risorse assegnate dal Piano alla Città di Torino ammontano a 675 milioni (di cui 154 alla Città Metropolitana) ha aggiunto, per poi riepilogare l’ammontare complessivo dei finanziamenti formati, assieme al Pnrr, dai Fondi complementari statali, dal Decreto Aiuti, dai Fondi React, dai Fondi del Pon Metro Plus (2021-2027); la somma complessiva, ha evidenziato, ammonta 1,109 miliardi di euro, a cui aggiungere 1,8 miliardi di euro per la componente mobilità (circa un miliardo per la linea due e 800 milioni per la prosecuzione della linea uno).
Il punto nodale, ha commentato Lo Russo, è la mancanza di automatismi nell’erogazione delle risorse; da parte del nostro Paese occorrerà rispondere agli obblighi mantenendo le scadenze fissate per l’introito delle prossime rate previste dal Pnrr in un quadro globale di grande incertezza. Il sindaco ha auspicato sia presto operativo un nuovo Governo eletto che possa proseguire nel rispetto degli obiettivi prefissati. La Città monitorerà la situazione, ha aggiunto, e non potremo che produrre e avviare tutte le procedure previste per l’introito dei fondi appannaggio della nostra città.
Nel dibattito in aula, la consigliera Elena Maccanti (Lega) ha chiesto che il sindaco faccia gli interessi della Città e non dica bugie: il Governo è operativo – ha spiegato – e verranno stanziati 15 miliardi di euro nel Decreto Aiuti e i fondi del Pnrr non sono a rischio. Ha quindi accusato di Pd di non aver accettato un Governo “Draghi bis” per interessi di partito.
Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) ha ribadito che il Paese si merita un Governo “politico” e non “tecnico” e ha tranquillizzato i torinesi, “spaventati dal sindaco”, sull’arrivo delle risorse del Pnrr a Torino.
Anche per Andrea Russi (M5S) i fondi del Pnrr, ottenuti grazie all’allora premier Conte, arriveranno in città. A penalizzare le periferie – ha sostenuto – è l’operato dell’attuale sindaco Lo Russo.
Sono stati raggiunti gli obiettivi del primo semestre 2022 e la caduta di Draghi non mette a repentaglio le risorse del Pnrr per le periferie torinesi, secondo Domenico Garcea (Forza Italia), anche se in futuro – ha precisato – si rischiano rallentamenti. Il problema – ha concluso – sono le varie Amministrazioni che si sono dimenticate delle periferie.
La capogruppo del Pd Nadia Conticelli nel ringraziare il sindaco per la relazione ha evidenziato il nervosismo di alcune forze politiche di minoranza in Aula che invece di proporre delle scelte progettuali svolgono mero ostruzionismo.
Il capogruppo dei Moderati, Simone Fissolo, si è detto soddisfatto per aver sentito parlare del Pnrr in Aula. E’ stato un bene sentire parlare di stabilità da parte del sindaco – ha aggiunto – perché il fatto che si voti con frequenza pone il nostro Paese a dover rivedere gli accordi europei.
Silvio Viale (Lista civica), ha definito vergognoso l’atteggiamento del centrodestra in Sala Rossa nel fare le barricate con centinaia di emendamenti per fare un dispetto alla Giunta. Non credo non cambi nulla con la crisi di Governo, ha aggiunto; penso che ritardi nell’erogazione dei fondi europei ci potranno essere.
Giuseppe Catizone (Lega) ha detto che gli unici “risultati” raggiunti dall’Amministrazione Lo Russo nelle periferie sono stati l’aumento dell’Irpef e aver portato i monopattini in Barriera di Milano, usati peraltro dagli spacciatori – ha sottolineato.
La maggior parte degli Italiani non capisce il motivo di questa crisi di Governo – ha sostenuto Tiziana Ciampolini (Torino Domani) – e ai torinesi interessano soltanto i risultati concreti, da raggiungere in fretta e sui quali sta lavorando la Giunta Lo Russo, e non questo dibattito.
Questa maggioranza parla di povertà, ma non sostiene la nostra proposta sul salario minimo e anzi utilizza la caduta del Governo Draghi per coprire le proprie inefficienze – ha denunciato Valentina Sganga (M5S).
Le nostre politiche si basano su una visione e non solo sul Pnrr, che comunque porterà risorse fondamentali – ha affermato Alice Ravinale (Sinistra Ecologista). E dobbiamo essere responsabili, come è questa Amministrazione dal primo giorno, soprattutto per quanto riguarda la transizione ecologica.
Nella replica conclusiva il sindaco Lo Russo ha ringraziato l’Aula per il dibattito svolto riguardo un tema di grande rilevanza.
(Roberto Tartara – Massimiliano Quirico)