I torinesi rispondono positivamente ai pressanti inviti a restare a casa per contribuire a limitare l’infezione virsle da Covid-19, inviti ormai divenuti tassative disposizioni di legge. Il servizio di trasporto pubblico ne è un chiaro indicatore: secondo i dati forniti dal Gruppo Torinese Trasporti e dall’Agenzia per la Mobilità Piemontese, la presenza di passeggeri sulle vetture della metropolitana, sui treni del SFM e su bus e tram ha visto una diminuzione intorno al 90%, con punte fino al 97% su alcune linee extraurbane. Il traffico veicolare privato, da parte sua, è diminuito quasi del 80%.
La situazione è stata esaminata oggi nel corso di una riunione congiunta, presieduta da Roberto Malanca, delle commissioni Trasporti, Lavoro, Controllo di gestione e Servizi pubblici locali, svoltasi in videoconferenza, con la partecipazione dell’assessore Maria Lapietra, dell’amministratore delegato di GTT Giovanni Foti e della vicepresidente dell’Agenzia della Mobilità Piemontese Licia Nigrogno.
I numeri parlano chiaro, un solo dato fra tutti: l’utenza giornaliera della linea 1 della metropolitana è attualmente di circa diecimila persone, in luogo delle 155.000 del periodo precedente il lockdown imposto dall’emergenza sanitaria. A fronte di questa situazione, GTT, d’intesa con la Città di Torino, è impegnata a garantire comunque il servizio di trasporto pubblico, che resta essenziale per quelle fasce di popolazione che, dovendo spostarsi per validi motivi, non hanno possibilità di utilizzare mezzi propri. La scelta è stata quella di adottare lo schema estivo/festivo, con passaggi rarefatti ma hanno sostenuto i vertici GTT, con una sufficiente copertura territoriale e di fasce orarie. Il servizio di superficie viene ora gestito con 290 vetture circolanti rispetto alle 650 abituali, è stato spiegato, ma in realtà sono fino a 400 quelle ogni giorno in servizio. Questo perché GTT, tra le misure precauzionali adottate (a partire dalla disinfezione quotidiana delle vetture) ha disposto, prima se non unica fra le grandi aziende di trasporto pubblico, la disinfezione del posto di guida ad ogni cambio turno. L’azienda, è stato affermato, presta la massima attenzione alla salute dei propri dipendenti, fra i quali al momento si registrano 5 casi di contagio da Covid-19, in un caso con ricovero in ospedale. Rispetto alla questione dell’affollamento occasionalmente riscontrato su alcune linee autotranviarie, GTT ha affermato di aver predisposto monitoraggi e servizi di informazione ai passeggeri, oltre ad avere potenziato le linee 4 e 18, istituendo una linea bus 50 fra Porta Palazzo e la periferia nord.
La forte diminuzione dei passeggeri, tuttavia, pesa fortemente sul bilancio di GTT, che dalla vendita dei titoli di viaggio ricavava mediamente circa 9 milioni di euro al mese. Con un calo del 90% dell’utenza, si intuisce quale possa essere la dimensione del problema. L’azienda, a questo proposito, ha dichiarato il proprio impegno per garantire salari e occupazione ai propri dipendenti. Le richieste, comuni a quellae di altre grandi aziende di trasporto pubblico che si trovano in analoga soluzione, sono di vedersi riconosciuti i chilometraggio non effettuati per ragioni di forza maggiore e l’attivazione del Fondo bilaterale di solidarietà una sorta di cassa integrazione che la legge consente di utilizzare sino ad un massimo di 9 settimane. Un’interlocuzione in questo senso è stata avviata con il Governo e l’Inps, anche nella prospettiva eventuale, oggi non prevedibile, che il ricorso ad ammortizzatori sociali debba essere prolungato oltre il suddetto periodo.
Temi, questi, che non hanno mancato di accendere l’attenzione e il dibattito tra i consiglieri e consigliere comunali collegati in videoconferenza. Nel corso dell’incontro, svoltosi nell’arco di circa due ore, hanno preso la parola Claudio Lubatti e Lorenza Patriarca (PD), Monica Amore e Viviana Ferrero (M5S), Raffaele Petrarulo (Sicurezza e Legalità – Gruppo misto di minoranza), Cataldo Curatella (Gruppo misto di minoranza) e Francesco Tresso (Lista civica per Torino). Nei loro interventi, i consiglieri e consigliere hanno toccato argomenti quali la sicurezza di personale e passeggeri, i livelli minimi di servizio da garantire, le garanzie di salario e occupazione per i dipendenti.
Claudio Raffaelli