Come valutare i flussi di spostamento delle persone in un’area urbana? Gli strumenti a disposizione sono tanti, ma occorre assemblarne e analizzarne i dati. Dati che, come si può facilmente immaginare, sono una quantità enorme. Basti pensare alle informazioni fornite dalle celle telefoniche, alle quali il nostro smartphone si aggancia lungo l’itinerario percorso. O le “bippate” su tram, bus e metropolitana, o ancora i rilevamenti degli utilizzi del bike sharing e del mobike, oppure gli accessi ai parcheggi in struttura. Una grande mole di informazioni, un big data che, opportunamente mixato e analizzato, fornisce un quadro significativo dei flussi delle persone, nelle diverse fasce orarie e lungo le varie direttrici, strumento prezioso per pianificare rete dei trasporti pubblici e viabilità. Anche la quantità di inquinanti nelle diverse zone può essere calcolata a partire da queste elaborazioni, come è stato fatto per gli ossidi di azoto (NOx), con risultati anche curiosi, come quello che ne mostra una particolare concentrazione nella pur pedonalizzata via Roma. La ditta Aizoon, incaricata dell’elaborazione dei datri nell’ambito di Horizon 2020, progetto europeo incentrato sulle città di Torino, Birmingham (UK) e Santander (E) ha sinteticamente illustrato i risultati dell’analisi durante una riunione delle commissioni Servizi Pubblici Locali e Urbanistica, preseduta da Damiano Carretto. L’assessora Maria Lapietra ha evidenziato come i dati confermino il forte afflusso da e per la zona centrale, fatto su cui si è sviluppata una discussione, nel corso della quale il consigliere Enzo Lavolta ha chiesto cosa l’amministrazione intende fare di queste analisi, partendo da una valutazione critica dei provvedimenti adottati per limitare la circolazione nella zona centrale. Provvedimenti difesi dall’assessora che ha sostenuto come l’afflusso veicolare nella ZTL sia diminuito del 30%, senza che sia diminuito il flusso complessivo delle persone che frequentano il centro cittadino. Da parte sua, il consigliere Antonino Iaria ha invece sottolineato come appoggiandosi su analisi oggettive come quelle illustrate, la politica possa confrontarsi con i cittadini in maniera più costruttiva.
Claudio Raffaelli