A Christian Greco consegnato il Sigillo civico

Christian Greco, direttore del Museo Egizio, riceve il Sigillo civico dal sindaco, Stefano Lo Russo e dalla presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo. (foto Redazione web)

Il direttore del Museo Egizio, Christian Greco, è stato insignito, questa mattina, dell’onorificenza del Sigillo Civico. Il riconoscimento è stato consegnato dalla presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo e dal sindaco Stefano Lo Russo.

Da dieci anni il nome di Christian Greco, archeologo ed egittologo, è legato al museo più importante della città, ha introdotto Grippo, con il museo che è stato tra i primi cinque visitati in Italia nel 2023. Un traguardo di grande orgoglio per i torinesi di cui Christian Greco è immagine e sostanza.

Il Sigillo civico e il Libro d’Oro delle firme.

Il conferimento del Sigillo civico, votato all’unanimità dal Consiglio Comunale, ha sottolineato la Presidente, pone l’accento tanto sulle qualità comunicative di Greco, fatte di indiscutibili passione ed empatia, quanto sulle sue capacità manageriali, che hanno accompagnato e reso possibili le ultime trasformazione e l’ulteriore salto di qualità del museo”. La scelta del 2024 per questa iniziativa, ha ricordato Grippo, si inserisce nel calendario di eventi per il bicentenario del museo. Tra questi, anche l’intitolazione, la scorsa settimana, del giardino Ernesto Schiaparelli, primo direttore del museo, nel 1824.

Dopo l’intervento di Gianluca Cuniberti, docente del Dipartimento di Studi storici dell’Università di Torino che ha ripercorso la carriera di Christian Greco, sottolineandone la spinta di innovazione che seppe imprimere al museo dal momento della nomina, anche facendo del museo Egizio un luogo di ricerca, l’intervento del Sindaco Stefano Lo Russo.

Christian Greco

Il primo cittadino ha evidenziato la capacità di Greco di coniugare il rigore scientifico alla capacità di essere legato a Torino, pur non essendo torinese di nascita, uno studioso in grado di diffondere la cultura a un pubblico ampio, contribuendo a creare una identità del museo simile a quella della città, costruita sull’incontro fra culture e identità, che nonostante elementi di conflittualità, hanno rappresentato arricchimento per Torino. Quindi ha sottolineato come la dimensione culturale non sia antitetica alla vocazione industriale di Torino ma sia sinergica e, in quest’ottica, ha invitato Greco a mantenere compiti gestionali per continuare dare lustro al Museo.

Avere un riconoscimento solenne è un impegno per il futuro al servizio del Museo e della città che col suo tessuto culturale può essere il punto di svolta anche economico dell’Italia”, ha sottolineato Christian Greco, ringraziando per il riconoscimento. Torino il mio approdo dopo diciassette anni fuori dall’Italia, mi ha insegnato ad apprezzare la compostezza sabauda, la cifra vincente di questa città. A Torino ho sempre trovato compostezza, pur nell’ambito di posizioni diverse, il dialogo è il sale della vita e lo è della ricerca scientifica, e questo mi ha insegnato a cercare di creare nel Museo non il luogo della memoria condivisa, perché non ci potrà mai essere, perché esistono memorie diverse per comunità diverse, ma un luogo sicuro di confronto. I musei devono essere quello spazio in cui ci possa essere un dialogo. Torino insegna che nel dialogo c’è la forza e insegna la sperimentazione”.

Federico D’Agostino