Candidare Torino a capitale europea della Cultura, nel 2033, sta diventando più di un’idea. La proposta, scaturita dal Consiglio Comunale, si arricchisce di consensi da parte degli enti e delle istituzioni culturali e di formazione che la commissione Cultura, sotto la presidenza di Massimo Giovara, in questi mesi, sta incontrando per verificare disponibilità ed interesse intorno a questa ipotesi. E’ un traguardo che appare lontano ma che, in realtà, richiede le giuste tempistiche e un efficace sistema organizzativo.
Oggi, un ulteriore tassello di interesse non solo nel sostenere l’idea della candidatura ma anche nella disponibilità ad essere parte attiva di un gruppo di lavoro, è stato manifestato dal Centro Unesco di Torino, attraverso le parole della sua presidente Maria Paola Azzario.
Il centro Unesco, ha ricordato, opera a Torino dal 1983, all’interno del Campus dell’Onu, a stretto contatto con altre istituzioni internazionali.
Dalla sua nascita, nel quadro dei valori UNESCO, il Centro progetta e realizza attività per giovani, studenti di ogni ordine e grado, cittadini italiani e provenienti da altri Paesi, con l’obiettivo di promuovere conoscenza e pratica dei Diritti Umani, facilitando il dialogo tra culture e generazioni, nonché promuovere la conoscenza del patrimonio storico cittadino anche agli stessi torinesi.
La candidatura di Torino, ha sottolineato Azzario, è opportuna perché, indipendentemente dall’esito finale, rappresenterà un’opportunità per la valorizzazione del patrimonio storico culturale di Torino e del territorio circostante.
Federico D’Agostino