Approvata il 25 giugno 2018 dal Consiglio Comunale di Torino la mozione (primo firmatario: Francesco Tresso – Lista civica per Torino) discussa lo scorso 15 giugno in Commissione, che impegna la Città a sottoscrivere il Manifesto per il Po e a istituire un Tavolo per la gestione e fruizione del fiume nel tratto cittadino.
L’obiettivo – attraverso l’istituzione del Tavolo – è quello di definire un modello di governo per le politiche che riguardano il tratto cittadino del fiume Po, per garantirne salvaguardia, promozione e fruibilità, con particolare attenzione alle attività sportive (canoa, canottaggio, pesca, ecc.).
In particolare, si vuole arrivare ad avere politiche condivise per la navigabilità e a individuare eventuali linee di azione per la tutela e lo sviluppo sostenibile del Po, anche nell’ottica di realizzare un sistema efficace per la circolazione delle informazioni e delle conoscenze, ad esempio per quanto riguarda le piene del fiume e le questioni idro-geologiche.
Il documento propone che al Tavolo promosso dalla Città di Torino partecipino – oltre all’ente promotore – la Regione Piemonte, il Comune di Moncalieri, Gtt, Smat, il Parco del Po e della collina torinese, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo, con sede a Parma), Arpa Piemonte, le Federazioni sportive interessate, Il Coni Piemonte e le associazioni ambientaliste.
Il Manifesto del Po – sottoscritto a Milano il 29 maggio 2017 da un primo gruppo di organizzazioni e a cui ora aderisce anche Torino – intende sviluppare un percorso di aggregazione delle attività di valorizzazione e tutela del Po e del suo territorio, delle istanze della società civile e delle iniziative messe in campo delle associazioni e dagli altri soggetti, per dare vita a una “Rete per il Po”.
“Torino ha sempre avuto un forte rapporto con il fiume Po e i suoi affluenti – ha dichiarato in aula Francesco Tresso – anche dal punto di vista della socialità e del loisir. Gtt sta lavorando per ripristinare il servizio turistico sul Po, ma il tema della navigazione va concertato e affrontato da un punto di vista integrato, con un approccio globale che valorizzi una risorsa così peculiare, tutta torinese. Bisogna poi tenere conto delle criticità delle aree fluviali, come quella del Fioccardo, intervenendo in maniera strutturale, e valorizzare le attività remiere, praticate ogni anno a Torino da 10mila persone, e gli altri sport, come la pesca”.
“Siamo favorevoli alla mozione – ha detto Federico Mensio (M5S) – e ben conosciamo le criticità del Fioccardo, che purtroppo non dipendono solo da noi, ma sono causate anche dai cambiamenti climatici e da fenomeni non prevedibili. Il Po è importantissimo per la città, sia dal punto naturalistico, che della navigabilità, e può attrarre turismo anche da fuori città”.
Massimiliano Quirico