Il risultato è ormai definitivo. Ad andare al ballottaggio saranno i due candidati Stefano Lo Russo e Paolo Damilano sostenuti rispettivamente da due ampie coalizioni di centrosinistra e centrodestra. Anche se gli elettori ed elettrici, contestualmente al voto per il sindaco, hanno espresso le loro scelte per quanto riguarda il Consiglio comunale, la composizione di quest’ultimo (che conta 40 componenti, più il sindaco) varierà notevolmente a seconda dell’esito del ballottaggio.
La legge elettorale in vigore prevede infatti che alla coalizione (o singola lista) che esprime il candidato vincitore spetti un premio di maggioranza che la porta, nel caso di Torino, ad avere 24 consiglieri/e contro i 16 attribuiti all’opposizione.
Secondo i dati ufficiosi elaborati dalla Città di Torino (che potete consultare a questo link: (http://www.comune.torino.it/elezioni/2021/amministrative/doc/cc2021_ipotesi.pdf), in caso di vittoria da parte di Paolo Damilano in Sala Rossa, oltre allo stesso sindaco, siederebbero 8 esponenti della lista Torino Bellissima, 7 di Fratelli d’Italia, 6 della Lega e 3 di Forza Italia. All’opposizione, oltre al candidato sindaco sconfitto al ballottaggio, 10 del Partito Democratico, e 1 ciascuno per Moderati, Sinistra Ecologista e Lista Lo Russo. Al Movimento Cinque Stelle andrebbero i restanti 2 seggi.
Se invece a prevalere fosse Stefano Lo Russo, a sedere in Sala Rossa con lui sarebbe una maggioranza composta da 17 esponenti del Partito Democratico, 2 ciascuno per Sinistra Ecologista, Moderati e Lista Lo Russo, più 1 per Torino Domani. All’opposizione, oltre ai 3 consiglieri per il Movimento Cinque Stelle, ci sarebbero il candidato sconfitto al ballottaggio, 4 esponenti di Torino Bellissima, 3 di Fratelli d’Italia, 3 della Lega e 2 di Forza Italia.
L’attribuzione dei seggi avviene con i calcoli sui risultati elettorali effettuati secondo il metodo d’Hondt.
Claudio Raffaelli