Qual è lo stato della rete wireless comunale? Una riunione congiunta delle commissioni Urbanistica e Servizi Pubblici locali, presiedute rispettivamente da Tony Ledda e Angelo Catanzaro, ha fatto il punto della situazione, a partire da una proposta di mozione presentata da Pino Iannò, vice capogruppo di Torino Bellissima, che chiede una reta più facilmente fruibile e più estesa sul territorio.. La rete FreeTorino Wi-Fi, gratuita ma con obbligo di registrazione da parte dell’utente, è oggi strutturata su 128 hotspot, una quindicina dei quali collocati in piazza auliche, come le piazze San Carlo e Castello, gli altri situati in corrispondenza delle sedi del Comune, alla cui rete interna si appoggiano.
Nel corso degli anni, anche per i mutamenti di abitudini e necessità imposti dalla pandemia (che hanno favorito il diffondersi di abbonamenti telefonici corredati da un elevato numero di gigabyte per la connessione internet), il numero dei fruitori appare bruscamente diminuito, tanto che le 667.000 connessioni registrate nel 2017 sono scese sotto le centomila l’anno scorso. Il roaming europeo ha poi certamente disincentivato l’uso nelle zone monumentali della città da parte della maggioranza dei turisti. Occorre forse, è stato ventilato nel corso degli interventi (Viale, Saluzzo e Crosetto, oltre allo stesso Iannò), riflettere su un cambio di impostazione, ad esempio puntando a realizzare una rete di Wi-Fi pubblico e gratuito in zone socialmente meno agiate, per cercare di facilitare l’accesso alla rete? Durante il lockdown scolastico, in piena pandemia, i numerosi casi di studenti impossibilitati a seguire le lezioni per aver esaurito i giga sui loro smartphone o tablet avevano fatto emergere crudamente l’importanza di garantire l’accesso a internet, sempre più uno strumento di lavoro e studio prima ancora che di intrattenimento e svago.
Il confronto proseguirà in una riunione di commissione successiva, anche per confrontarsi con la Giunta comunale a proposito di quale orientamento possa avere rispetto a questo problema.
Claudio Raffaelli