È iniziata nella seduta congiunta del 26 febbraio 2019 delle Commissione IV, I, VI e Legalità, presieduta da Antonino Iaria, la discussione su una deliberazione di iniziativa popolare per il superamento dei campi nomadi e la lotta all’inquinamento da fumi tossici a Torino.
A illustrare il provvedimento, alla presenza degli assessori Unia, Giusta e Schellino e dei presidenti delle Circoscrizioni 5 e 6, sono intervenuti alcuni cittadini e cittadine, che – hanno spiegato – hanno raccolto oltre 3.600 firme e si sono riuniti nel Comitato Torino Nord, per portare avanti le istanze di un territorio periferico “spesso dimenticato dalla politica”.
Commissarie e commissari hanno plaudito all’iniziativa, che cerca di mediare le varie istanze di chi abita nella zona, pur riservandosi la possibilità di integrare ed emendare il testo, anche alla luce dei pareri degli Uffici della Città, che hanno evidenziato alcune criticità relative al richiamo al Daspo urbano e agli interventi su spaccio di droga e traffici illeciti e al suggerimento di ricollocare alcune famiglie che vivono nei campi nomadi in Comuni della provincia (materie non di competenza diretta dell’Amministrazione torinese).
La delibera verrà approfondita in un’ulteriore riunione di Commissione – ha spiegato il presidente Iaria – eventualmente approfondendo anche altri documenti sul tema (ad esempio, sul monitoraggio ambientale dell’area) e fornendo ulteriori dettagli sul Progetto speciali Campi Nomadi, approntato dall’Amministrazione e in parte già illustrato nella seduta consiliare.
L’assessore all’Ambiente Alberto Unia si è reso disponibile al confronto e ha sottolineato come ci sia stata una diminuzione dei roghi nei campi nomadi, mentre l’assessora al Welfare Sonia Schellino ha affermato che i numeri degli occupanti dei campi sono scesi e che comunque l’obiettivo – imposto dall’Unione Europea – rimane quello di arrivare al superamento dei campi nomadi entro il 2020.
Massimiliano Quirico