Il complesso di Torino Esposizioni è uno dei numerosi gioielli architettonici che contribuiscono a rendere unica la nostra città. Un progetto costruttivo d’avanguardia, firmato nel 1938 da Ettore Sottsass e modificato radicalmente dagli interventi di Pier Luigi Nervi sul finire degli anni Cinquanta e di Riccardo Morandi un decennio dopo. Un’opera, quella di Torino Esposizioni, alla ricerca di una nuova identità e che prima di essere riqualificata, deve fare i conti con i possibili danni provocati alla struttura portante dal passare inesorabile degli anni. Per questo Città e Politecnico di Torino hanno sottoposto la struttura ad un approfondito monitoraggio, le cui fasi sono state illustrate questo pomeriggio durante una seduta della commissione Urbanistica dai professori Rosario Ceravolo, Erica Lenticchia e Nannina Spanò, che stanno coordinando l’intervento. Un racconto puntuale di quanto è già stato fatto – molto particolare il video che ha spiegato l’utilizzo dei droni sia in esterno che all’interno – e di cosa ancora serve per garantire la massima sicurezza dei vari corpi che compongono l‘edificio. Un lavoro di analisi propedeutico al progetto di riqualificazione che dovrà essere elaborato.
ML