Si terrà mercoledì 26 ottobre 2022 alle ore 11.00 la cerimonia di scoprimento di una targa a ricordo di Vasile Alecsandri, poeta, politico e ministro degli Affari Esteri della Romania.
La cerimonia avrà inizio nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Torino, in via Po 17.
Interverranno: Cristina Savio, presidente della Circoscrizione 1 della Città di Torino; Stefano Geuna, rettore dell’Università degli Studi di Torino; Ioana Gheorghias, console generale di Romania a Torino; Gabriela Dancau, ambasciatrice di Romania a Roma; Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio Comunale di Torino e della Commissione Toponomastica della Città di Torino.
All’interno dell’Aula Magna, il Quartetto diretto dal Maestro Adrian Pinzaru eseguirà gli inni nazionali romeno e italiano.
Vasile Alecsandri nasce nel 1821 nella provincia di Bacău da un’agiata famiglia, con cui in giovane età si trasferisce a Iasi, dove studia alla scuola francese. Raggiunge Parigi all’età di tredici anni e qui proseguire il suo percorso di formazione, scegliendo di cimentarsi nella sua vera passione: la letteratura.
È un grande viaggiatore e nel corso della sua vita visita numerose volte l’Africa e l’ Asia, coltivando però un rapporto speciale con l’Italia, terra in cui intrattiene importanti legami e che i patrioti romeni considerano particolarmente affine alla loro patria sotto il profilo storico-culturale.
Con altri letterati, nel 1844, contribuisce a fondare il Teatro Nazionale Moldavo e, quattro anni più tardi, partecipa attivamente ai moti rivoluzionari del ’48 romeno, componendo poesie a sfondo politico e divenendo una delle guide del movimento unitarista. Dopo il 1859 segue un’intensa azione diplomatica, nell’ambito della quale viene inviato più volte, come ministro degli esteri in missione diplomatica a Torino, dal re Vittorio Emanuele II e dal capo del Governo, Camillo Benso di Cavour, di cui conquista la fiducia e l’appoggio.
In segno di gratitudine nei confronti del Governo sabaudo, il Parlamento della Romania decide, nel 1863, l’istituzione di una cattedra di lingua, letteratura e storia romena all’Università di Torino, sovvenzionata dallo Stato stesso.
Alecsandri nel tempo costruisce e mantiene ottimi rapporti personali con illustri uomini piemontesi, quali il Cavalier Annibale Strambio, console e funzionario della diplomazia regionale, Giovenale Vegezzi Ruscalla, politico e studioso appassionato sostenitore della causa romena, Costantino Nigra, statista di livello europeo e il generale Alfonso Lamarmora, dedicando entusiaste poesie e pagine di prosa all’Italia, al Piemonte, alla sua storia e ai suoi grandi uomini.
Chiude la sua carriera come ambasciatore plenipotenziario a Parigi.
Massimiliano Quirico