La seduta di Quinta commissione di questa mattina, è stata l’occasione per iniziare il dibattito sulla mozione, presentata dal consigliere della Lista Civica per Torino, Silvio Viale, riguardante l’ipotesi di realizzare un museo dell’omosessualità nella nostra città. Nel suo intervento Viale, che per scrivere la mozione prende spunto dalla lettera, scritta nell’ottobre scorso da Angelo Pezzana e Maurizio Gelatti della Fondazione Sandro Penna – Fuori, indirizzata al sindaco di Torino e al governatore della Regione Piemonte, avanza la proposta che il museo possa fare parte della rete civica di quelli gestiti dalla Città e chiede che il Consiglio comunale si esprima in fretta sul tema. Una proposta accolta favorevolmente ma con qualche riserva dall’assessore Jacopo Rosatelli. Il dubbio maggiore, per l’assessore, riguarda la definizione di cosa debba rappresentare questa nuova istituzione: se ricalcare in qualche modo l’esperienza dell’omologo, già esistente, museo di Berlino, nato per volere delle associazioni con uno spazio permanente dedicato alla storia del movimento per i diritti degli omosessuali ed un altro espositivo per mostre temporanee oppure percorrere una strada diversa, patrocinata dalle istituzioni. In ogni caso sarà necessario approfondire quale progettualità si vuole realizzare, ma un progetto così ambizioso Rosatelli è convinto che debba essere dettagliato maggiormente e poi condiviso e discusso con le associazioni torinesi che si occupano di questo argomento. Perplessità e suggerimenti sono arrivati anche nel corso del dibattito che si è sviluppato fra i consiglieri, favorevoli all’iniziativa ma orientati in vario modo su quali debbano essere le finalità del museo e le modalità per realizzarlo. Tutti motivi che hanno convinto la presidente Lorenza Patriarca a convocare ulteriori sedute di commissione con l’obiettivo di proseguire la discussione, anche con l’intervento delle associazioni, e consentire ai consiglieri di elaborare un punto di vista più consapevole sulla mozione.
Marcello Longhin