Lo stesso itinerario dei deportati diretti nei lager nazisti (ma in senso inverso) quello percorso questa mattina da centinaia di persone che hanno dato vita, in occasione del Giorno della Memoria, ad una fiaccolata dalla stazione di Porta Nuova all’ex carcere Le Nuove.
L’appuntamento per gli aderenti alle associazioni di ex deportati o ex internati, insieme a molti giovani di alcune scuole torinesi era nei pressi del binario 17, da dove partirono i treni diretti ai campi di sterminio.
Alla lapide che ricorda le vittime della deportazione, il presidente del Consiglio Comunale, in rappresentanza della Città, ha deposto una corona.
All’iniziativa, promossa dall’associazione Nessun uomo è un’isola, erano presenti, con il gonfalone della Città, i gonfaloni di Regione e Città Metropolitana.
Nell’ex carcere, nel cosiddetto braccio tedesco, si è svolto un momento di ricordo e di testimonianza di eventi legati alla deportazione. Letture e riflessioni sono state proposte da alcuni studenti i quali, al termine della cerimonia, si sono recati a deporre lumini nel “braccio della morte”, in ricordo di coloro che persero la vita nei lager.
Federico D’Agostino