La richiesta è contenuta in una deliberazione di iniziativa popolare al Consiglio comunale, presentata questa mattina a Palazzo Civico durante un Diritto di Tribuna da 3084 torinesi: “Adozione linee di indirizzo, per la Giunta e l’Amministrazione comunale, che promuovano il superamento dei campi nomadi nella città di Torino e la lotta all’inquinamento, da fumi tossici nocivi alla salute dei cittadini e da immondizia riversata lungo il fiume Stura”.
Nel merito, la delibera propone al Consiglio comunale di escludere, prima di tutto, qualsiasi ipotesi di realizzazione di nuovi campi nomadi o di ampliamento degli attuali, situati nel territorio delle circoscrizioni 5 e 6 e si spinge poi a chiedere di programmare azioni concrete per eseguire lo sgombero dei campi abusivi intervenendo, nel rispetto del principio di accoglienza, per allontanare coloro che non riconoscono le regole del vivere sociale. Necessario, a quel punto, ricollocare piccoli nuclei familiari, che si rendano disponibili ad iniziare un percorso di legalità, presso altre città della regione disposte ad accoglierli, possibilmente in piccole unità abitative per privilegiare l’integrazione con il territorio e la possibilità di verificare il rispetto delle regole della vita in comune.
Doverosa, per i presentatori, anche l’individuazione dei responsabili della produzione di rifiuti tossici e del loro smaltimento illegale per chiedere eventuali danni, da stimare, subiti dalla Città.
Infine, la delibera propone di istituire un osservatorio permanente al quale dovranno partecipare i firmatari del documento e le circoscrizioni interessate, con l’obiettivo di monitorare lo stato di avanzamento della realizzazione delle proposte contenute nel provvedimento.
Marcello Longhin