Il progetto Pink is Good Running Team coinvolge ogni anno decine di donne con alle spalle una diagnosi di tumore al seno, all’utero o alle ovaie, che la Fondazione Umberto Veronesi allena per alcuni mesi con l’obiettivo di arrivare, organizzate in quattordici Pink Team, a tagliare il traguardo di una gara podistica di buon livello. Perché, come si legge sulle magliette indossate dalle runner, niente ferma le donne. Infatti, anche in questo difficile 2020 le Pink Ambassador sono impegnate in una staffetta, con l’appoggio dei coach della Federazione Italiana di Atletica Leggera, che iniziata sabato scorso a Milano è approdata oggi sotto la Mole e si concluderà il 18 ottobre dopo aver toccato importanti città del Sud, tra le quali Napoli e Palermo.
Nelle varie tappe (per complessivi 2000 chilometri) ogni partecipante in maglia rosa correrà per 5, 10, 15 o 21 Km, a seconda delle proprie capacità sportive.
L’iniziativa, spiegano gli organizzatori, ha lo scopo di promuovere la pratica dell’attività sportiva e l’importanza della prevenzione, raccogliere fondi a favore delle ricerca scientifica sui tumori femminili, e ricordare come anche dopo una diagnosi di tumore si possa condurre una vita attiva.
La tappa torinese ha avuto come scenario il Parco Dora. La vicepresidente del Consiglio comunale Viviana Ferrero ha rivolto alle partecipanti il caloroso saluto della Città di Torino, ricordando tra l’altro l’importanza di una medicina che sappia sempre più orientarsi verso le peculiarità che caratterizzano il genere femminile e le sue necessità sanitarie.
Claudio Raffaelli