Marco Pannella, scomparso nel 2016, ha da oggi un luogo della nostra città che ne perpetua la memoria. Alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, compagni e compagne di lotta politica appartenenti a generazioni diverse come Rita Bernardini o Riccardo Magi e un folto gruppo di cittadini, il viale pedonale che si snoda al centro di corso Siccardi ha assunto ufficialmente la denominazione di “Passeggiata Marco Pannella”. La relativa targa viaria è stata inaugurata al termine di una sobria cerimonia, che ha visto gli interventi della vicesindaca Michela Favaro, della presidente della Circoscrizione 1 Cristina Savio, di don Luigi Ciotti, di Sergio Rovasio per l’Associazione “Marco Pannella” di Torino, del direttore del quotidiano “La Stampa” Andrea Malaguti, del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dello storico attivista radicale Angelo Pezzana, con la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo a concluderne la serie.
Con sfumature diverse, tutti e tutte gli intervenuti hanno reso un convinto omaggio, al di là delle differenze politiche su questo o quell’altro tema, a un uomo di lotta ma anche di dialogo, una sorta di apostolo laico dei diritti civili come dei diritti umani, della nonviolenza, dell’europeismo che ha attraversato con le battaglie sue e dei Radicali vari decenni della nostra Storia, spesso promuovendo cause che solo in seguito si erano poi estese in un ambito molto più vasto di quello rappresentato dal suo movimento. Battaglie per le libertà e i diritti, di ideali e non di ideologie, è stato sottolineato dalla presidente Grippo, i cui risultati acquisiti vanno difesi e quelli ancora da raggiungere, o parzialmente raggiunti, sono ancora da perseguire.
Del resto, a dare la dimensione politica e umana del personaggio, solo per limitarsi a questa mattina, basterebbero i numerosi interventi, la carrellata di ricordi personali – anche commossi – legati a Pannella, la massiccia presenza delle istituzioni e del pubblico, così come il fatto che la proposta di intitolargli un luogo della città (avanzata dal consigliere Silvio Viale e supportata da numerose firme di esponenti della società civile) fosse stata unanimemente approvata in sede di Commissione Toponomastica.
E restano valori attuali e da portare avanti le battaglie, che furono di Pannella, per l’autodeterminazione di sé, per il diritto di decidere della propria sessualità, del proprio corpo e della propria vita, per la libertà e la democrazia, per la laicità dello Stato come per i diritti delle persone detenute, ha concluso Grippo prima di scoprire la targa commemorativa con le altre autorità presenti.
Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il vicepresidente vicario del Consiglio comunale Domenico Garcea, i consiglieri comunali Firrao e Ledda, l’attrice Luciana Littizzetto, una delegazione istituzionale di Teramo, la città dove Marco Pannella era nato nel 1930, nonché un gruppo di cittadini tibetani residenti in Italia, che hanno inteso ricordare la vicinanza di Pannella alla causa del loro popolo.
(Claudio Raffaelli)