Partirà a metà novembre, a Torino e a Cuneo e provincia, un progetto di giustizia di comunità, di durata triennale, per persone sottoposte a misure penali che non prevedono la detenzione, ma soltanto di seguire alcune regole, come il vivere in un solo luogo, rimanere in rapporto con i servizi sociali, non abbandonare la propria abitazione.
Si tratta di attivare, attraverso la collaborazione di enti del terzo settore, percorsi per il ri-avvicinamento e la ri-connessione con la comunità, in una logica di partenariato pubblico/privato sociale – come ha detto a Palazzo Civico alla conferenza stampa per la presentazione del bando Domenico Arena, responsabile a Torino dell’Ufficio interdistrettuale per l’esecuzione penale esterna (UIEPE) del Ministero di Giustizia, ente capofila del progetto e promotore del relativo accordo interistituzionale con Città di Torino, Città di Cuneo, Provincia di Cuneo e Garante dei Diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Torino.
È un lavoro molto delicato perché si devono considerare le vittime e i danni causati alla società, con l’obiettivo di “ricucire lo strappo” e ricostruire l’identità di chi ha commesso reato attraverso le relazioni sociali.
Arena ha poi fornito un dato significativo: il 70% delle persone che scontano pene esterne lontano dal proprio territorio di origine entro 5 anni tornano a delinquere, mentre delle persone che si trovano nel proprio territorio solo il 30% rientra in carcere e si può ipotizzare che con percorsi personalizzati – come quelli ora proposti – si possa scendere sotto il 20%.
Monica Gallo, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Torino, ha dichiarato che gli interventi frammentari non permettono un buon lavoro di re-inserimento, ma che, con l’introduzione di misure diverse dal carcere e progettualità di più ampio respiro, si possono ottenere risposte positive dalla comunità.
Presenti all’incontro anche l’assessore alle Pari Opportunità del Comuni di Torino, Marco Giusta, e la vice sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero.
Tony De Nardo