Un ordine del giorno per favorire la parità di genere

Il Consiglio comunale ha approvato, questo pomeriggio, un ordine del giorno che invita la Sindaca e la Giunta ad assumere, anche attraverso opportune interlocuzioni con il Governo, gli atti e le iniziative utili a promuovere la corretta attuazione e l’applicazione della normativa nazionale e comunitaria vigenti in tema di contrasto alla discriminazione di genere nell’ambito lavorativo, con particolare riferimento all’equa retribuzione. Il documento, presentato dall’Ufficio di presidenza e sottoscritto da tutti i Capigruppo, ricorda come il Global gender gap report 2017 stilato dal World economic forum, attesta l’Italia al 71° posto per quanto riguarda la parità di genere e che, dall’inizio della crisi economica e finanziaria, il ritmo di crescita dell’occupazione femminile nelle professioni non qualificate è più che doppio rispetto a quello degli uomini e più che triplo nell’ambito delle professioni in ambito di attività commerciali e servizi. Nel documento viene anche posto l’accento sulla conclamata, considerevole, sperequazione salariale legata alla differenza di genere che comporta, in media, una retribuzione netta mensile per le donne, inferiore di circa il 20% rispetto a quella degli uomini, mentre il Decreto Legislativo n. 198/2006, conosciuto come Codice delle pari opportunità, stabilisce che sul lavoro, è vietato “qualsiasi atto, patto o comportamento che produca un effetto pregiudizievole discriminando le lavoratrici o i lavoratori in ragione del loro sesso e, comunque, il trattamento meno favorevole rispetto a quello di un’altra lavoratrice o di un altro lavoratore in situazione analoga”. Sempre nell’ordine del giorno, infine, viene rilevato l’impegno dell’Unione Europea nel tutelare e promuovere la parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro, con l’adozione di numerose direttive che hanno l’obiettivo di eliminare le ineguaglianze e promuovere la parità. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

Marcello Longhin