A cento anni dalla morte, il Centro Gobetti di Torino ha reso omaggio a Giacomo Matteotti, rapito e assassinato a Roma dai fascisti il 10 giugno 1924, con un incontro pubblico e una performance teatrale a cura di Libere PensAttrici nel pomeriggio del 18 giugno 2024 presso la propria sede di via Fabro 6.
È stato un viaggio nel tempo iniziato con le parole di Piero Gobetti sulle violenze dei fascisti, sull’antifascismo e sul primo incontro che ebbe con Matteotti, che considerava “l’oppositore più intelligente e irriducibile”, recitate dalle due Libere PensAttrici.
All’iniziativa ha partecipato la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, in rappresentanza della Città di Torino, che ha visitato i locali del Centro, ribadendo la propria disponibilità a continuare a lavorare insieme, come avvenuto in occasione della commemorazione per il ventennale della scomparsa di Norberto Bobbio, celebrata lo scorso 18 gennaio in Sala Rossa.
A ottobre – ha annunciato la presidente Maria Grazia Grippo – verrà anche apposta una targa sulla facciata dello stabile di via Sacchi 66 dove visse il filosofo, così come deciso dalla Commissione Toponomastica del Comune di Torino, da lei stessa presieduta.
Massimiliano Quirico