Se per un imperscrutabile disegno tutti i torinesi, dall’ultimo nato al più anziano degli ultracentenari, si recassero nelle Biblioteche civiche nello stesso giorno, reclamando un libro, ognuno otterrebbe il proprio: e ne resterebbero ancora. Sono infatti oltre un milione – e in continuo aumento – i volumi custoditi nelle diciannove biblioteche gestite dal Comune, sparse su tutto il territorio cittadino dall’Oltre Po alle Vallette, dalla Falchera a Mirafiori. E non immaginiamoci un patrimonio librario magari nobile ma polveroso e ingiallito: sono pagine che si muovono, vengono sfogliate, arrivano nelle case oltre che nelle sale di lettura. Nel 2016, si sono registrati 890.000 prestiti e le presenze in biblioteca hanno sfiorato la cifra di 1.200.000. Non solo, ma le biblioteche si sono confermate vere e proprie fabbriche, con 120.000 partecipanti a una miriade di eventi. Numeri poderosi, snocciolati durante una riunione congiunta delle commissioni Cultura e Patrimonio, svoltasi nella Sala delle Colonne di Palazzo Civico. Nel corso dell’incontro è stata anche esaminata la convenzione, in via di definizione, per l’integrazione nel circuito delle biblioteche civiche di quella oggi di proprietà del Circolo ricreativo aziendale di Unicredit, in via Nizza. In questo modo sarebbero messi a disposizione del pubblico circa 30.000 volumi, in una zona (Nizza – Millefonti) finora priva di punti di lettura e prestito.
Claudio Raffaelli