Da oggi fino a domenica, per la prima volta in Italia, Torino ospita la conferenza annuale dell’European Pride Organisers Association (EPOA) l’organismo, fondato a Londra nel 1991, composto da novanta organizzazioni Pride attive in trenta Paesi europei, che porterà al Lingotto oltre 160 delegati #LGBT+ con il compito di selezionare la città dove svolgere l’Europride del 2025. Negli intendimenti degli organizzatori del Coordinamento Torino Pride GLBT, la conferenza dovrà servire per condividere esperienze e competenze e come occasione di formazione. Non mancheranno incontri e seminari sulla promozione delle buone pratiche di inclusione contro la discriminazione e, nell’ottica di candidare Torino ad ospitare l’Europride del 2026, i delegati avranno momenti dedicati alla visita del patrimonio culturale, architettonico ed artistico della città. Ieri pomeriggio, anticipando l’inizio dei lavori, una rappresentanza del board dell’EPOA accompagnata dal responsabile organizzativo della conferenza, Alessandro Battaglia, è stata ricevuta a Palazzo Civico: prima dalla presidente della commissione Cultura Lorenza Patriarca, per una visita alla sale auliche e al rifugio antiaereo, poi in Sala Rossa dal sindaco Stefano Lo Russo e dalla presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo , per un saluto istituzionale.
Nel dare il benvenuto agli ospiti, il Sindaco ha ricordato alcuni episodi che hanno caratterizzato la storia della Sala Rossa, sottolineato la vocazione all’accoglienza e ai diritti della nostra città, per concludere con l’augurio che #Torino possa vincere la concorrenza concretizzando l’aspirazione ad ospitare il Pride europeo del 2026. Augurio condiviso Da Maria Grazia Grippo che, nel salutare a sua volta i delegati del board EPOA, ha insistito sulla necessità che la #politica sia sempre operativa nella difesa dei #diritti e si è detta orgogliosa di poter affermare che la Città, in collaborazione con l’associazionismo più sensibile, ha sempre avuto il coraggio di prendere posizione sul tema della #cittadinanza, spesso diventando esempio anticipatore nel Paese.
Marcello Longhin