Torino città d’acque. I suoi quattro fiumi hanno segnato la storia della città e di tutto il territorio a monte e a valle di Torino, hanno creato connessioni, comunità e cultura.
In una giornata di studio alla biblioteca Italo Calvino di lungo Dora Agrigento, l’associazione dei consiglieri emeriti della Città di Torino, presieduta da Giancarlo Quagliotti, ha organizzato una giornata di studi dedicata a rileggere in progetti del passato dedicati alla trasformazione e utilizzo delle aree fluviali con uno sguardo verso le nuove prospettive e potenzialità che essi offrono.
Nel saluto ai partecipanti, la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, ha sottolineato come oggi parlare di fasce fluviali non significhi solo ragionare in termini di prevenzione e sicurezza, ma anche di capacità di visione e di strategie pubbliche per connettere tutti gli elementi di vita di varia natura.
Introducendo i lavori, l’ex consigliere comunale Nemesio Ala ha evidenziato come obiettivo del dibattito sia la progettazione dei territori, con uno sguardo esteso alla pianura torinese con la finalità di ripensare nuove forme di responsabilità, di attenzione e sensibilità.
Ne hanno parlato amministratori, docenti universitari, esperti nella gestione di aree protette, di pianificazione territoriale e di foreste.
Il presidente di Smat, Paolo Romano, ha affrontato il tema della siccità e dell’approvvigionamento idrico, criticità sottolineata da molti fra i relatori intervenuti.
Di navigazione ambientale e nuove vocazioni per fare vivere il fiume, insieme a politiche di connessione delle aree verdi, ha parlato l’assessore Francesco Tresso con particolare riferimento al parco del Meisino e al contesto ambientale nel quale dare attuazione al Mab Unesco, programma scientifico intergovernativo per promuovere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità.
Mab Unesco, Po e pista ciclabile vento che unisce Venezia a Torino sono elementi di continuità territoriale che coinvolgono anche comuni confinanti con Torino, come San Mauro Torinese che meritano come sostenuto dalla sindaca sanmaurese Giulia Guazzora, una pianificazione condivisa per una nuova visione strategica del fiume e di tutte le aree circostanti.
Federico D’Agostino