La Città di Torino ha oggi reso omaggio, di fronte a Palazzo Civico, al monumento che ricorda il principe Eugenio di Savoia-Soissons. Ufficiale dell’esercito imperiale austriaco, allora alleato del Ducato di Savoia, Eugenio fu tra i principali artefici della liberazione di Torino dalla morsa di acciaio dei franco-spagnoli che la assediavano, nel settembre del 1706. Con lui, oltre a Vittorio Amedeo II di Savoia, c’erano il principe di Anhalt, alla testa di un reparto prussiano, e migliaia di ufficiali e soldati piemontesi e austriaci (tra i quali erano arruolati anche cechi, sloveni, croati, slovacchi e ungheresi).
Tutti dimenticati dalla Storia, i semplici soldati, tranne il granatiere Pietro Micca detto Passepartout, originario del Biellese, che si fece saltare in aria in una galleria delle fortificazioni torinesi pur di sbarrare il passo al nemico.
La Città di Torino, ogni anno, ricorda idealmente tutti loro con una serie di iniziative che si svolgono generalmente il secondo sabato in settembre, animate soprattutto dal Gruppo storico Pietro Micca, con uniformi e armi che riproducono con grande rigore filologico quelle in dotazione all’esercito sabaudo agli inizi del XVIII secolo. In vari momenti la rievocazione si è snodata tra il Mastio della Cittadella, il Santuario della Beata Vergine Consolata ( molti dei difensori di Torino ne tenevano l’immaginetta cucita sul petto, sperando di esserne protetti dal piombo degli assedianti ) e Palazzo Civico. Vi hanno preso parte centinaia di cittadini e cittadine, con il sindaco e la presidente del Consiglio comunale a rappresentare la Città di Torino.
Claudio Raffaelli