Con una cerimonia ufficiale in Sala Rossa, questa mattina alla Città di Torino è stata consegnata la targa di “Città Presidenziale”. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Stefano Lo Russo, il vicepresidente vicario del Consiglio comunale Domenico Garcea e l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia. La targa è stata consegnata dal presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, Ivan Drogo Inglese. Fra i motivi che hanno portato l’ente sopra menzionato ad insignire Torino del titolo di Città Presidenziale, l’avere dato i natali a Giuseppe Saragat (il 19 settembre… del 1898), Presidente della Repubblica dal 29 dicembre del 1964 al 29 dicembre 1971, e a Carla Voltolina, moglie del Presidente Sandro Pertini. “Uomini e donne che hanno rappresentato e difeso i valori repubblicani e della nostra Costituzione ovvero libertà, uguaglianza e democrazia” ha dichiarato Garcea salutando gli intervenuti e dopo avere sottolineato il valore che rappresenta per la nostra città il riconoscimento ottenuto.
L’ente patrocinatore dell’evento si occupa principalmente di collaborare, concorrere e partecipare alla valorizzazione delle attività, dei beni e del patrimonio architettonico, artistico, culturale, monumentale e storico italiano. In particolare sostiene, insieme all’Anci, il progetto delle “Città Presidenziali”, un itinerario che unisce le diverse caratteristiche dei luoghi dove sono nati e vissuti i Presidenti della Repubblica Italiana. Per tutto il tempo della cerimonia, il cortile d’onore di Palazzo Civico ha ospitato la Fiat 130 che venne scelta da Saragat come auto ufficiale della Presidenza della Repubblica in sostituzione della Fiat 2300 e la Fiat 500 rossa appartenuta alla moglie di Sandro Pertini. Il Presidente più amato dagli italiani, non aveva la patente ed era spesso la moglie Carla Voltolina ad accompagnarlo nei suoi movimenti non ufficiali con la piccola utilitaria che avevano soprannominato “Peppa”. L’auto è stata donata nel 2005 alla Città e da allora fa bella mostra all’interno del MauTo, il Museo nazionale dell’Automobile di Torino.
Marcello Longhin