Il digital twin – gemello digitale – è la replica digitale di un oggetto fisico, sia esso un prodotto, un processo o un sistema; per il Comune di Torino è la creazione di un modello tridimensionale. Si torna a discutere di uno dei progetti ai quali l’esecutivo e la macchina amministrativa di Palazzo civico tengono maggiormente. In Commissione Ambiente oggi pomeriggio il professor Piero Boccardo del Politecnico ha presentato il lavoro di reperimento di una mole gigantesca di dati al fine di mappare Torino con precisione estrema, dati reperiti da una camera aerea dotata di sensori in grado di rilevare il territorio affiancata da rilevazioni fatte a terra; una mappatura composta da trentacinquemila fotogrammi e dieci tera complessivi per un modello di Torino che un giorno non troppo lontano consentirà applicazioni gestionali rivoluzionarie per migliorare prestazioni in molti settori della vita amministrativa: energia; ambiente; mobilità; gestione emergenze; manutenzioni. Informazioni in grado di modificare l’impostazione delle gare di appalto cittadine con un salto in avanti straordinario per la quantità di informazioni disponibili oggi sconosciute. Si arriverà a definire con precisione estrema dati finora stimati. Quante sono le strisce pedonali a Torino? Qual è il numero delle alberate? Che potenzialità hanno gli edifici nel recepire la rivoluzione del fotovoltaico? Come si compone il dettaglio dell’arredo urbano o delle barriere architettoniche? Sono dati che la metodologia e la tecnologia applicata è in grado di stimare ma non definire con esattezza. Oggi si sta sviluppando un ampio lavoro preparatorio coordinato dal direttore generale della Città che porterà in un futuro prossimo alla definizione di un modello gestionale operativo.
Roberto Tartara