Torino si candida a essere una delle città europee in cui testare innovazione di frontiera. È l’obiettivo del progetto Torino City Lab dell’amministrazione torinese, presentato dall’assessora all’Innovazione Paola Pisano e dal dirigente Gianfranco Presutti, nella riunione dell’8 giugno 2018 della Commissione speciale Smart City, presieduta da Aldo Curatella.
Stiamo lavorando – ha spiegato l’assessora – per attrarre a Torino aziende che si occupano di tecnologie innovative, con particolare attenzione ai comparti tradizionalmente presenti in città (ad esempio, automotive, aerospazio e telecomunicazioni), ma anche al terzo settore.
L’obiettivo è facilitare l’insediamento di realtà imprenditoriali che vengano a testare da noi le tecnologie che potrebbero affermarsi in futuro: automobili a guida autonoma, droni, robotica, intelligenza artificiale, ecc. Aziende che poi potrebbero attrarne altre, favorire la nascita di start up e lo sviluppo di piccole e medie imprese.
Il risultato finale atteso: la crescita economica della città e la creazione di nuovi servizi “smart” per cittadine, cittadini e turisti, con un impatto sociale positivo per Torino.
Come ottenere tutto questo?
Attraverso Torino City Lab – ha chiarito Pisano – vogliamo semplificare le nostre procedure per testare le tecnologie in città e facilitare l’ottenimento di autorizzazioni in capo ad altri enti, ad esempio come avvenuto recentemente con la firma di un protocollo con l’Enac sul volo dei droni. Inoltre – ha aggiunto – ci offriamo di condividere con le aziende i dati a nostra disposizione (naturalmente, nel rispetto della privacy) e di informare e fare testare le sperimentazioni alla cittadinanza, anche attraverso la piattaforma Decidi Torino.
È una strategia – ha concluso l’assessora – che ha avuto successo in città come Berlino, Monaco e Londra e che potrebbe rivelarsi vincente anche a Torino, trasformandola in una smart city all’avanguardia in Europa.
Massimiliano Quirico