Un anno di audizioni e confronto con le principali realtà del fortunatamente ampio mondo culturale torinese, oggetto di un’indagine conoscitiva condotta dalla V commissione Cultura, presieduta da Massimo Giovara. Un percorso che ha proprio oggi effettuato un primo giro di boa, verso un traguardo ambizioso: Torino Capitale Europea della Cultura del 2033. Per ora, una candidatura tutta da costruire ma Torino ha le carte in regola. Senza nulla togliere alle città europee già individuate come sede delle prossime edizioni, dalla romena Timisoara alla serba Novi Sad, il capoluogo piemontese può fare fuoco con grossi calibri. Una potenza di fuoco, metaforicamente parlando, che spazia dal suo polo universitario, con una stretta sinergia fra un ateneo ed un politecnico entrambi di eccellenza, ad un patrimonio artistico e culturale di alto livello, fino all’estesissima rete di istituzioni, enti e associazioni che operano su terreni artistici, letterari e dello spettacolo di qualità. Sono stati gli esponenti di questa galassia, vanto ma anche motore di sviluppo per la nostra città, a confrontarsi con i consiglieri e consigliere comunali in un serrato dibattito che ha registrato, di fatto, una concreta convergenza su questo obiettivo.
La candidatura dovrà essere costruita sì dall’amministrazione comunale, ma con il concorso di altri protagonisti, a partire dalle altre istituzioni del territorio, perché è solo su scala di area metropolitana e del Piemonte intero che il progetto potrà dispiegare tutte le proprie potenzialità. Un progetto che, una volta risultato vincente in sede di Unione Europea, potrebbe riversare sulla città della Mole non solo attenzione e visibilità internazionali, ma anche risorse ed opportunità di sviluppo. Il 2033 non è così lontano, se si pensa che la candidatura viene assegnata quattro anni prima di quello di riferimento. La partita comincia ora e sarà quindi nel 2029 – tra otto anni – che si potranno eventualmente cogliere i frutti di questo impegno corale. Per il momento, la commissione Cultura ha concordato sull’invio al Consiglio comunale di una corposa relazione finale sulla ricerca conoscitiva, redatta dal presidente Giovara, insieme alla mozione (primo firmatario, il consigliere Stefano Lo Russo) che impegna l’amministrazione comunale a predisporre la presentazione della candidatura.
Claudio Raffaelli