La seduta della commissione Urbanistica di questo pomeriggio, dedicata all’approfondimento di due interpellanze riguardanti il futuro assetto della ZTL centrale, è diventata l’occasione per una più ampia discussione in merito alla versione aggiornata del progetto Torino Centro Aperto, presentato dall’assessora Maria Lapietra. Un progetto modificato a causa degli effetti della pandemia tutt’ora in corso, che ha portato a significativi cambiamenti sociali che hanno a loro volta inciso sui modelli di trasporto urbano. Per questo, sostiene Lapietra, a Torino serve oggi serve un modello di gestione flessibile del traffico, ripartendo dalla tariffazione a consumo per le auto che attraversano l’area centrale o che vi sostano, pagando di più per il parcheggio in superficie e di meno per quello in struttura. Sarà compito delle telecamere, 1,5 milioni di euro la spesa prevista, monitorare i veicoli in entrata e in uscita, per consentire la tariffazione precisa del tempo trascorso all’interno dell’area. L’obiettivo è quello di incentivare la mobilità sostenibile, limitare il traffico di transito e la malasosta, ridurre l’evasione del pagamento e, anche, per ridare spazio ai residenti e alle attività commerciali. Il progetto vede coinvolti a vario titolo 5T, Gtt e il CSI. Tempi di realizzazione non ancora precisati. Concludendo il suo intervento, l’assessora ha poi dichiarato che la sospensione dell’attuale ZTL, prevista fino al 30 settembre, verrà prorogata al 31 ottobre. Nel corso del dibattito che è seguito alla relazione dell’assessora, non sono mancati momenti di tensione con i consiglieri della minoranza che hanno sollevato perplessità su tempi, modi e finalità del nuovo progetto.
Marcello Longhin