Il Consiglio comunale chiede la fine dell’embargo economico al quale è sottoposta da oltre sessant’anni l’isola di Cuba. Dopo aver conferito simbolicamente la cittadinanza onoraria a Julio Guerra Izquierdo, il responsabile della brigata medica cubana attiva a Torino l’anno scorso, l’assemblea elettiva di Palazzo Civico ha approvato un ordine del giorno presentato da Eleonora Artesio (Torino in Comune – La Sinistra) e Marina Pollicino (Connessione Civica), che segnala l’apporto dato dai medici ed infermieri cubani alla gestione dell’emergenza sanitaria in città, operando nel reparto sanitario di emergenza alle O.G.R. di corso Castelfidardo. Un contributo, quello della brigata sanitaria “Henry Reeve”, che ha riscosso unanime apprezzamento in città e nel nostro Paese.
L’alto livello del personale medico e paramedico nonché del sistema sanitario dell’isola caraibica, spiega il testo dell’ordine del giorno, sussiste nonostante un embargo imposto dagli Stati Uniti fin dal 1960. Una misura di boicottaggio economico tuttora in vigore nonostante le Nazioni Unite ne chiedano l’interruzione da quasi trent’anni.
Il documento, approvato all’unanimità dei presenti con 28 voti, definisce il blocco commerciale in atto contro Cuba “una storica ingiustizia, che al di là di relazioni diplomatiche e commerciali, si manifesta tra l’altro nella impossibilità di impiegare in territorio cubano farmaci con brevetti statunitensi o di altri Paesi che intrattengono con gli USA rapporti commerciali, come nel caso dei farmaci citostatici per la cura delle leucemie infantili”.
Valentina Sganga (M5S) ha sottolineato come l’embargo sia ingiusto e in violazione del diritto internazionale, augurandosi che l’insediamento della nuova presidenza possa portare cambiamenti nella politica americana verso Cuba.
Claudio Raffaelli