
Le iniziative in programma a Torino per celebrare la Giornata internazionale della donna sono state presentate nella seduta del 6 marzo 2025 della Commissione Diritti e pari opportunità, presieduta da Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS).
L’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli ha spiegato che sono moltissimi gli eventi organizzati, sia direttamente dalla Città che da altre realtà, in particolare dalle Case del Quartiere: da premi letterari alla corsa non competitiva Just the woman I am.
Nella giornata di venerdì 7 marzo, dalle ore 9.30 alle 12.30, nella Sala Conferenze della Biblioteca civica Centrale in via della Cittadella 5 a Torino, è previsto un momento di riflessione sul cinquantenario della riforma del Nuovo diritto di famiglia, come chiesto da una mozione approvata dal Consiglio Comunale. Il titolo del convegno è “Gli stessi diritti e i medesimi doveri. Le famiglie e l’uguaglianza 50 anni dopo la riforma”. Tema ripreso anche dai manifesti affissi dalla Città per la Giornata della donna.
È stata inoltre organizzata una campagna di comunicazione sociale “Lei è” sulla promozione dell’identità femminile, in un contesto di uguaglianza dei diritti.
La Città – ha ricordato l’assessore – ha inoltre recentemente partecipato alla prima riunione della nuova Commissione Anci sulle Pari opportunità, presieduta dalla sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi.
Tutte le iniziative in programma a Torino sono disponibili sul portale Irma del Comune di Torino.
Nel dibattito in Commissione, Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS) ha ringraziato Giunta, uffici, consigliere e consiglieri per quanto hanno fatto e stanno facendo per promuovere i diritti delle donne.
Amalia Santiangeli (PD) ha ringraziato la Città per la promozione di iniziative che riguardano la riforma del diritto di famiglia, per capire quanto è stato fatto e quanto rimane ancora da fare, come chiesto dalla mozione a sua firma approvata dalla Sala Rossa lo scorso 10 febbraio.
Ogni anno aumentano le iniziative e i temi affrontati – ha affermato Sara Diena (Sinistra Ecologista), sottolineando la necessità di ampliare ulteriormente la discussione al resto dell’anno.
Il tema della donna nella famiglia è veramente importante – ha ribadito Lorenza Patriarca (PD) – così come quella della partecipazione femminile alla vita politica. Ha inoltre chiesto di calendarizzare una seduta di Commissione sul tema dei salari femminili.
Silvio Viale (+Europa, Radicali Italiani), esaminando il programma delle iniziative, ha lamentato il fatto che la parola “casalinghe” continua a essere un tabù, così come il termine “famiglie”, al plurale. Ha chiesto anche un approfondimento sul lavoro domestico maschile.
È giusto dare un riconoscimento alle casalinghe – ha ribadito Ludovica Cioria (PD) – ma le donne devono potersi auto-determinare e scegliere liberamente i propri percorsi.
Non è vero che le donne guadagnino sempre meno degli uomini e abbiano sempre minori riconoscimenti sul lavoro – ha sottolineato Enzo Liardo (Fratelli d’Italia), criticando poi il meccanismo delle “quote rose” in politica.
Ivana Garione (Moderati) ha ricordato che le retribuzioni medie femminili sono inferiori a quelle degli uomini
Massimiliano Quirico