In Sala Orologio stamane riecheggiavano le parole del sindaco Lo Russo pronunciate ieri durante l’incontro con il premier Draghi in Sala Rossa quando ha affermato che la prima delle priorità è la sicurezza degli ambienti di lavoro. La Commissione 3^ di Palazzo civico si è riunita per ascoltare Pierluigi Pavanelli, direttore dello Spresal dell’Asl della Città di Torino, e Renato Bellini dell’Ordine dei tecnici sanitari della sicurezza sul lavoro, organismo a tutela di 19 professioni mediche.
È notizia dei giorni scorsi la firma in prefettura del nuovo protocollo d’intesa per la sicurezza e la regolarità nei cantieri edili della Città metropolitana di Torino. Un passaggio rilevante se pensiamo che il protocollo precedente era stato sottoscritto per le Olimpiadi di Torino 2006 e poi rinnovato nel 2010 per riunire le parti interessate (datori di lavoro, sindacati e organismi di vigilanza); l’intesa prevede il coinvolgimento di un maggior numero di soggetti ampliando la sfera di interesse del protocollo. Grazie agli incentivi e i bonus governativi il mercato edile è in forte crescita e i cantieri si sono moltiplicati mentre l’organico dello Spresal si è ridotto ed è appena il 25 per cento rispetto a quello del periodo olimpico. Pur essendo il terzo Spresal più grande d’Italia vi lavorano una ventina di dipendenti, di cui 12 tecnici della prevenzione effettivamente in servizio, che coprono gli infortuni gravi segnalati dal 118 e lavorano anche su delega della procura. Per riuscire a lavorare stiamo cercando di ottimizzare le ispezioni con un maggior coordinamento degli oltre dieci organismi che effettuano vigilanza – ha spiegato il direttore -, e sono state sviluppate attività congiunte con l’Ispettorato del lavoro. Stiamo cercando di dare un maggior impulso all’informatizzazione e ai controlli documentali – ha aggiunto – con l’obiettivo di tutelare il lavoro da un lato, e la salute dall’altro.
Ai lavori della Commissione coordinata dal presidente Pierino Crema (Pd), sono intervenuti i consiglieri Catizone, Greco, Pidello e Viale.
(Roberto Tartara)