Il lockdown sembra allontanarsi e sembra farsi strada una lenta strada di ripresa, seppure disseminata di molte difficoltà. Non ultime le abitudini di tutti. Il distanziamento fisico impone la ridefinizione degli spazi e una riprogettazione di luoghi, pubblici e privati, al chiuso e all’aperto.
E probabilmente, anche complice la stagione estiva alle porte, saranno proprio gli spazi aperti i luoghi grazie ai quali potranno ritrovare slancio le attività commerciali, non solo quelle legate alla ristorazione.
Ne ha parlato l’assessore Alberto Sacco, nel corso della riunione della Commissione Commercio, presieduta da Andrea Russi, illustrando come Torino si sta organizzando per una ripartenza per quanto riguarda negozi e mercati. Un lavoro non definitivo, in mancanza ancora delle prescrizioni dei governi nazionale e regionale che saranno emanate nei prossimi giorni, ma in gran parte delineato e svolto in collaborazione con le associazioni di categoria. L’obiettivo del Comune, ha annunciato Sacco, è quello di aiutare gli imprenditori a riprendere la propria attività commerciale.
In modo particolare, è previsto uno snellimento della burocrazia relativa ai Dehors, una disciplina straordinaria dell’occupazione di suolo pubblico, nuove pedonalinazzioni, ridefinizione di tempi e orari di apertura e chiusura dei negozi.
Dove gli spazi lo consentono, in accordo con le commissioni mercatali, in attesa del via libera nazionale, potranno riprendere l’attività i banchi extraalimentari, per gli altri luoghi si stanno cercando soluzioni.
Ma la novità più importante riguarda la possibilità che, in via straordinaria e temporanea, la maggior parte delle attività commerciali utilizzino il suolo pubblico antistante il negozio, per consentire di ampliare la superficie destinata alla clientela. Ovviamente, il tutto nel rispetto del Codice della strada e della normativa all’eliminazione delle barriere architettoniche. Totale sarà l’esenzione di occupazione del suolo pubblico per coloro che usufruiranno di questa modalità.
Oltre a pedonalizzazioni già previste, come Borgo Campidoglio, sono allo studio ipotesi simili anche nei quartieri.
Infine novità anche per i taxi. Col progetto realizzato grazie al contributo di Reale Group i 1500 tassisti potranno beneficiare dell’installazione, su tutte le auto, di un separatore in plexiglass tra parte anteriore e posteriore, strumento utile a ridurre il rischio di contagio tra autisti e passeggeri.
Federico D’Agostino