Erano quasi tre i milioni di euro (€ 2.894.941) nel Bilancio 2016 della Città di Torino destinati al sostegno alla locazione, stanziati da un apposito fondo nazionale. Nel Rendiconto 2017 del Comune l’importo è stato azzerato e lo stesso avverrà per il 2018: il fondo nazionale non esiste più.
Lo ha spiegato l’assessora a Politiche sociali ed Emergenza abitativa Sonia Schellino, in occasione della seduta delle Commissioni IV e II, presieduta da Antonino Iaria, convocata per l’illustrazione del Rendiconto 2017 per le materie di sua competenza.
Un problema rilevante – come hanno spiegato gli Uffici dell’assessorato – che si ripercuote su tante famiglie che usufruivano di un contributo economico annuale (in media 800 euro) per pagare in parte le spese di affitto di casa (di solito, un paio di mensilità): ora il rischio è che possano aumentare gli sfratti per morosità e le richieste per ottenere una casa popolare.
La Città di Torino si sta attivando, oltre che per manutenere il proprio patrimonio di edilizia residenziale pubblica, anche per acquistare nuovi alloggi da privati o società, da destinare a case popolari, in base alla Legge 560/1993.
Nel 2016 sono state 19 le unità immobiliare acquistate a tale scopo (8 in via Segantini 44/via Luini 166, 4 in strada del Portone 35/10 e 12, 6 in via Segantini 44, 1 in corso Corsica 5). Nessun alloggio è stato acquisito nel 2017 per questioni tecniche e di cassa, posticipando gli acquisti al 2018. Quest’anno, infatti, ne sono già stati comprati 7 in corso Orbassano 380 il 31 gennaio e uno in via Agliè 3 lo scorso 20 aprile. Ulteriori 9 alloggi saranno acquistati a breve, ma altri potranno aggiungersene nel corso dell’anno.
Massimiliano Quirico