I consiglieri delle Commissioni Urbanistica e Patrimonio hanno visto oggi pomeriggio ‘Cascina Città’ di strada Bramafame, edificio di proprietà dell’Amministrazione comunale dal 2007, segnalato dalla Sovrintendenza per le peculiarità storiche del bene. La cascina confina peraltro con un curioso edificio dalla forma di castelletto medievale, caratterizzato da una merlatura alla sommità.
Del recupero di Cascina Città si parla da diversi anni e oggi sembra vi siano i presupposti per un lavoro di ripristino, allargato al recupero di una porzione di territorio della Circoscrizione 5.
L’immobile è posto all’interno di un corposo intervento riguardante circa quarantamila mq tra strada Bramafame, strada Lanzo, strada Aeroporto, via Traversella e via Quincinetto.
Lo strumento urbanistico – il P.E.C. (Piano economico convenzionato) attuativo della Z.U.T. (Zona Urbana di trasformazione) – è pronto, ma non ancora definitivo; se perfezionata, l’operazione prevede la messa in sicurezza dello stabile storico con il rifacimento del tetto, dei solai e delle capriate e un consolidamento generale della struttura, con un preventivo di spesa per duecentocinquantamila euro.
L’investitore privato dovrebbe invece intervenire su 23.000 mq dell’area; sono previsti due insediamenti commerciali e una serie di edificazioni residenziali, oltre alla bonifica dell’area verde e il finanziamento per la messa in sicurezza della cascina.
Come potrà essere usato quello spazio così caratteristico di Cascina Città è difficile prevederlo. In questi anni si è parlato di una scuola di arte bianca; di un edificio di culto per la comunità rumena; di un Museo delle carrozze. Da ultimo, un’Associazione pugliese pare volesse allestire il Museo delle orecchiette, la nota specialità gastronomica della regione.
Il consigliere comunale Silvio Magliano, promotore del sopralluogo delle due Commissioni, ha chiesto notizie in merito al futuro uso di ‘Cascina Città’. L’Amministrazione comunale ha intenzione di aprire una manifestazione di interesse per decidere il da farsi, è stato spiegato dai tecnici comunali. E la scelta coinvolgerà anche il reimpiego degli attigui spazi verdi, già oggetto della preventivata bonifica.
(Roberto Tartara)